Sei stupefacenti reportage da India, Nepal, Cambogia, Giappone e Cina illustrano la miriade di mondi diversi che si cela dietro i luoghi comuni dell’esotismo ed esplorano la dimensione onirica connaturata al viaggio, la sua capacità di immergerci in un “presente assoluto”, di scuotere le nostre certezze. Tra principi indiani che suonano il sitar per un pubblico di scimmie, sciamani che scalano vette himalayane per essere più vicini a Shiva e ufficiali inglesi impegnati a giocare a cricket su gigantesche petroliere, lo sconfinato spazio asiatico diventa specchio dell’inquietudine, il viaggio un’amnesia temporanea, uno sconfinamento nelle zone-limite della nostra coscienza.
Wolfgang Büscher Ordine dei libri
20 maggio 1951






- 2011
- 2009
Wolfgang Büscher, lo scrittore tedesco paragonato a Bruce Chatwin, torna sulla strada calcando in senso orario i contorni geografici della Germania, per un totale di 3.500 chilometri. Il viaggio è una fuga dai "luoghi comuni" alla ricerca di quelle realtà periferiche che, proprio grazie al loro assoluto decentramento, finiscono per riflettere l'inconscio rimosso di una nazione. Frontiere un tempo sigillate sono ormai permeabili, muri e filo spinato sono spariti in questo centro Europa denso comunque di fantasmi. E a rendere indimenticabile il libro (e il viaggio che racconta) è la capacità del suo autore di attirare a sé - come una calamita - personaggi curiosi e stravaganti.
- 2008
- 2008