Jean Markale Libri

Dopo essersi imposti su gran parte d'Europa nell'Età del ferro, i Celti, sconfitti dai romani, si ritirarono, senza però mai scomparire definitivamente. Il loro spirito e la loro cultura cotinuano infatti a impregnare i territori che essi avevano anticamente dominato, infuenzando profondamente l'evoluzione filosofica, religiosa, morale e artistica dell'Occidente. Jean Markale, grande coinoscitore di questa civiltà, ha indagato nell'intricato miscuglio di realtà e leggende che costituisce l'epopea celtica, restituendocene un'immagine viva e appassionante. Il suo libro infatti non solo offre una ricostruzione aggiornatissima e rigorosa della vita, delle usanze e della mitologia celtiche, ma invita il lettore a guardarsi attorno per individuarne le suggestive, indelebili tracce nel mondo contemporaneo.

Morgana fata, incantatrice, donna passionale, allieva di Merlino e feroce avversaria del fratello Artù. È un personaggio dai mille volti, al tempo stesso residuo della mitologia più antica, del tempo in cui gli dei avevano passioni, desideri e abitudini molto terrene e simbolo della nuova epoca rappresentata da Artù e dalla Tavola Rotonda che, in sintesi, significa unificazione del regno e introduzione delle regole feudali. Questa fata incantatrice trova due avversari degni di lei: l’amato Lancillotto che la respinge e il fratello, che finalmente prenderà coscienza della gelosia e della sete di potere di questa donna straordinaria, nella quale riponeva tutta la sua fiducia. Mentre Morgana tesse intrighi, dà alla luce un figlio, si sposa con un vecchio re, tende tranelli ai cavalieri dissoluti e piazza le allieve fedelissime nei punti chiavi del potere, cioè nei castelli più importanti, Merlino e la Dama del Lago vegliano sulla Bretagna. La fata Morgana è una figura chiave nell’epopea arturiana: oltre a mostrare il mondo dell’epoca attraverso occhi femminili molto penetranti, fa ordine nella complessa vicenda. Nascono bambini, in questo libro, Lancillotto e Bohort si scoprono padri e trovano parenti sconosciuti (persino un fratello). E prenderà forma il personaggio di Mordret, il figlio di Artù destinato al parricidio e alla distruzione del regno.

The book delves into the tragic fate of the Cathars, who were brutally persecuted after their stronghold, Montségur, fell in 1244. It explores the origins of their beliefs, tracing them back to ancient Zoroastrianism, and highlights their values of vegetarianism, non-violence, and tolerance. The author, Jean Markale, investigates the legend of a hidden treasure believed to have been taken by Cathar leaders before their capture, while also examining their connections with the Knights Templar and their cultural significance in medieval Occitania.

The small Church of Mary Magdalene in the remote village of Rennes-le-Chateau in southern France may well hold the key to the proof of Mary Magdalene's marriage to Jesus and the bloodline they founded. In 1885 the village of Rennes-le-Chateau welcomed a new priest, Abbe Sauniere. During his time there he ordered and oversaw a substantial -- and expensive -- restoration of the church. But where did this modest priest get the funds for this work? It is thought that he discovered something during the initial renovations that made him a very rich man and brought him to the attention of various power brokers of the time both from within the Church and from esoteric circles in Paris. Theories of what this discovery was have ranged from the gold pillaged from Delphi in Roman times and the treasure brought from Jerusalem by the Templars to the Cathar treasure said to have been spirited away from Montsegur days before that fortress fell. Even more curious and compelling, however, are the church renovations themselves and their ambiguous portrayal of Mary Magdalene. This depiction could shake the very foundations of the Church with its suggestion that Mary's role was that of the priestess who anoints the priest-king in preparation for his spiritual duties.

Aucun thème comme celui du Graal n'a autant hanté l'imaginaire humain. Jamais objet sacré n'a été aussi recherché et redouté à la fois. Le Graal est en fait l'archétype de l'objet merveilleux dans lequel chacun peut enfermer le but de sa propre quête : pour certains, il représente la grâce divine, la pierre philosophale ; pour d'autres, il est un trésor ou, plus prosaïquement, un épisode de la légende du roi Arthur.C'est à la poursuite de ce Graal, proche et inaccessible, que nous convie Jean Markale, grand spécialiste du monde celtique. Explorant les différentes versions du mythe apparues au cours du Moyen Âge occidental, il déchiffre les signes dont ces textes sont porteurs pour nous permettre d'en pénétrer le sens réel.Un grand livre, animé par le souffle de l'âme celte, où l'auteur nous fait découvrir un des moments privilégiés de la pensée mythique.

Eine Rekonstruktion des Druidentums in der Welt der vorchristlichen keltischen Völker: die Druiden als Priester, Magier, Philosophen und Dichter.