J.D. Salinger, author of the classic Catcher in the Rye (1951), wrote the stories Franny and Zooey for publication in the New Yorker magazine in 1955 and 1957 respectively. Both stories were part of a series centred around a family of settlers in New York, the Glasses, particularly the children of Les and Bessie Glass, a Jewish-Irish theatrical act. All are brilliant former radio actors. Their eldest child, Seymour, a genius, commits suicide in his thirties. The repercussions to the family of this act provide the unifying theme to the stories. In Franny and Zooey the youngest member of the family, Franny, has a religious and nervous breakdown. She attempts to ward off the meaninglessness of college life by the obsessive repetition of a Jesus prayer. Her brother Zachary (Zooey) rests at nothing in his attempts to restore her sanity. J.D. Salinger wrote the Glass stories, 'It is a long-term project, patently an ambitious one, and there is a real-enough danger, I suppose, that sooner or later I'll bog down, perhaps disappear entirely, in ly own methods, locutions and mannerisms. On the whole, though, I'm very hopeful.I love working on these Glass stories, I've been waiting for them most of my life, and I think I have fairly decent, monomaniacal plans to finish them with due care and all-available skill.'
Рита Райт-Ковалева Libri
Rita Wright-Kovalyova è stata una stimata scrittrice e traduttrice russa, che ha arricchito in modo significativo la letteratura russa con le sue traduzioni di opere fondamentali di autori globali. Il suo approccio meticoloso e sensibile alla traduzione ha portato per la prima volta ai lettori russi i lavori di autori come Franz Kafka, Kurt Vonnegut e J.D. Salinger. Oltre ai suoi estesi sforzi di traduzione, Wright-Kovalyova ha anche curato opere originali, tra cui ritratti biografici e memorie, che gettano luce sulle vite e i contributi di figure di spicco della letteratura e della cultura russa. La sua produzione letteraria dimostra una profonda comprensione delle forme narrative e una notevole capacità di trasmettere l'essenza dei testi originali in nuovi contesti linguistici, guadagnandosi il plauso sia della critica che del pubblico di lettori.


Il giovane Holden
- 238pagine
- 9 ore di lettura
"Non ho nessuna voglia di mettermi a raccontare tutta la mia dannata autobiografia e compagnia bella. Vi racconterò soltanto le cose da matti che mi sono capitate verso Natale, prima di ridurmi cosi a terra da dovermene venire qui a grattarmi la pancia. Niente di più di quel che ho raccontato a D.B., con tutto che lui è mio fartello e quel che segue. Sta a Hollywood, lui. Non è poi tanto lontano da questo lurido buco, e viene qui a trovarmi praticamente ogni fine settimana. Mi accompagnerà a casa in macchina quando ci andrò il mese prossimo, chi sa. Ha appena preso una Jaguar. Uno di quei gingilli inglesi che arrivano sui trecento all'ora. Gli è costata uno scherzetto come quattromila sacchi o giù di lì. E' pieno di soldi, adesso. Mica come prima. Era soltanto uno scrittore in piena regola, quando stava a casa".