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Emanuela Cervini

    Tango a Istanbul
    Il sapore dei semi di mela
    Il diavolo nella cattedrale
    • 2014

      Tango a Istanbul

      • 312pagine
      • 11 ore di lettura

      Kati Hirschel, stambuliota di origini in parte tedesche, ha una libreria specializzata in giallistica. È questa familiarità con l’aspetto romantico del delitto che la predispone al fascino del mistero, e la rende abbastanza spregiudicata da non disprezzare alcuna fonte di informazione. Così, quando la veggente che è andata a consultare insieme all’amico Fofo, ha visto nei fondi del caffè il cadavere di una giovane donna, è entrata in allarme. I fatti però, non obbediscono sempre alle visioni: la vittima non sarà quella da Kati attesa e del resto non ci sarà un vero e proprio cadavere. Semplicemente Nil, l’amica della sua collega, ha avuto un arresto cardiaco. Ma tanto basta all’irrefrenabile investigatrice per correre le strade di Istanbul in cerca di indizi. Infatti presto, come una profezia che si autodetermina, le stranezze cominciano a piovere, tanto da spingere Hakan, il fratello della vittima, a darle un completo incarico da detective. Innanzitutto il tenore di vita di Nil appare troppo sostenuto per una giornalista disoccupata: perfino un quadro Julian Opie nel lussuoso appartamento. Poi, si scopre che Nil stava scrivendo una specie di romanzo sui desaparecidos argentini, paragonandoli alle vittime (greci, curdi) del perenne autoritarismo turco, il cosiddetto «stato profondo». Ce n’è abbastanza per mettere in moto una personalità indagatrice col dono di inverare le complicazioni che poi risolverà. La bizzarra originalità dell’investigatrice è che lei indaga come se spettegolasse, di contatto in contatto, di conoscenza in conoscenza, di curiosità maliziosa in curiosità maliziosa. E che porta il lettore in giro per «la città più bella del mondo» proprio come fa lei, bar dopo bar, vicolo dopo vicolo, mercato dopo mercato, bottega dopo bottega. Dai bassifondi ai quartieri dei milionari. Ne esce un poliziesco «morbido» e suadente che contiene uno spaccato di costume orientale occidentale, e suona anche come un salutare invito all’anticonformismo e alla tolleranza.

      Tango a Istanbul
    • 2010

      Il diavolo nella cattedrale

      • 459pagine
      • 17 ore di lettura

      Colonia, 1260. Una magnifica cattedrale sta nascendo in città. La direzione dei lavori è affidata al celebre Gerhard Morart, che però all’improvviso muore cadendo da un’impalcatura. Non è un incidente, ma un delitto pianificato nei minimi dettagli. Testimone suo malgrado, Jacop, un ladruncolo intento a rubare mele, si avvicina a Gerhard, che gli sussurra qualcosa prima di spirare… Chi ha ucciso il grande architetto? Jacop ha intravisto solo un’ombra. Ma quell’ombra comincia a dargli la caccia per metterlo a tacere. Convinto di essere perseguitato dal diavolo in persona, il ragazzo trova un aiuto insperato in Jaspar, un brillante erudito, sicuro che nella vicenda ci sia ben poco di sovrannaturale o demoniaco. Quale misterioso disegno si cela dietro l’omicidio? Tra colpi di scena e pericoli mortali, oscuri intrighi e personaggi insospettabili, Jacob e Jaspar riusciranno a ricostruire le trame di una congiura che coinvolge alcune delle famiglie più nobili e potenti di Colonia e che mira a un obiettivo ambizioso e terribile…

      Il diavolo nella cattedrale
    • 2009

      Il sapore dei semi di mela

      • 210pagine
      • 8 ore di lettura

      Bootshaven, lontano nord della Germania. L'odore di mele è intenso e pungente e avvolge la vecchia casa e il giardino. Basta quel profumo e Iris, bibliotecaria di Friburgo, di colpo torna bambina. Sono passati anni, ma tutto è rimasto come allora: la casa avvolta dal fitto fogliame, i ribes bianchi, i tappeti di non-ti-scordar-di-me sepolti dalle erbacce. Un giardino quasi incantato, dominato dal vecchio albero di melo, sotto i cui rami le donne della famiglia Lünschen hanno trovato l'amore, l'amicizia, ma anche la morte. Come Rosmarie, l'amata cugina di Iris, morta ad appena quindici anni. Una fine misteriosa, cui nessuno ha mai saputo dare una spiegazione. Ma adesso è venuto il momento di occuparsi della casa. Per farlo deve imparare a conoscere veramente le donne della sua famiglia e i segreti che custodiscono. Come Inga, venuta al mondo mentre il melo era colpito da un fulmine, che trasmette scosse elettriche ogni volta che tocca qualcuno; o Harriet, convinta che i torsoli di mela sappiano di marzapane; o Mira, l'amica di giochi di Rosmarie, che ora ha assunto in tutto e per tutto le sembianze della cugina. Stanza dopo stanza, le domande si rincorrono l'una dopo l'altra: che cosa aveva fatto veramente il nonno di Iris prima di andare in guerra? Che cosa voleva dire Rosmarie a Iris quella notte lontana, prima di arrampicarsi sul tetto del giardino d'inverno? Che rapporto c'era tra Mira e Rosmarie? C'è solo un modo per dimenticare. Ed è ricordare.

      Il sapore dei semi di mela