Carl Schmitt Ordine dei libri
Carl Schmitt fu un giurista e teorico politico tedesco le cui opere influenti emersero durante la Repubblica di Weimar. Le sue teorie sulla sovranità, sulla crisi della democrazia parlamentare e sulla politica radicata nella distinzione amico-nemico hanno plasmato il suo pensiero. Sebbene Schmitt mirasse a difendere la Costituzione di Weimar, i suoi scritti segnalarono a volte uno spostamento verso un quadro politico più autoritario. La sua successiva produzione accademica si concentrò sul diritto internazionale, criticando il cosmopolitismo liberale e culminando nella sua opera fondamentale sull'ordinamento giuridico internazionale.







- 2018
- 2016
- 2015
- 2013
«Il valore dello Stato» (1914) delinea le principali categorie intellettuali e politiche dello Schmitt maturo. Il libro investe i problemi della contrapposizione fra vita e scienza, fra empiria e diritto, con l’obiettivo di giungere a un punto di vista che consenta un’attiva formazione giuridica dell’esperienza. Nella visione schmittiana, il senso dello Stato consiste nel suo compito di realizzare il diritto nel mondo tramite la decisione, ed è questo compito che fa dello Stato il potere supremo. Esso dunque è il titolare di quell’azione politica che traduce l’idea giuridica nella pratica.
- 2012
- 2012
- 2011
Nella incessante ricerca sul "politico", sullo Stato e sulle sue contraddittorie ragioni condotta da Carl Schmitt, un momento fondamentale è costituito dal confronto con Hobbes e con la celebre immagine del Leviatano. Mito, macchina, mostro fantastico, persona sovrana: questa figura complessa e ambigua viene qui riletta in una chiave non solo razionalistica e politica ma anche culturale e teologica. Un faccia a faccia sulla razionalità e l'irrazionalità dello Stato moderno, dalle sue origini barocche alla sua drammatica crisi novecentesca
- 2009
La critica radicale di una parola troppo usata. L'espressione "punto di attacco" svela la potenziale aggressività immanente a ogni posizione di valori. Espressioni come "punto di osservazione" o "punto di vista" sono fuorvianti e danno l'impressione di un relativismo, relazionismo e prospettivismo apparentemente illimitati, e con ciò di altrettanta tolleranza, legata a una sostanziale, benevola neutralità. Ma non appena si è consapevoli del fallo che qui sono in gioco anche punti di attacco, le illusioni neutralistiche cadono.