Jürgen Habermas Libri
Jürgen Habermas è un sociologo e filosofo tedesco, erede della teoria critica e del pragmatismo americano. Il suo lavoro si concentra sui fondamenti della teoria sociale e dell'epistemologia, sull'analisi delle società capitalistiche avanzate e della democrazia. Il sistema teorico di Habermas mira a rivelare la possibilità di ragione, emancipazione e comunicazione razionale-critica latenti nelle istituzioni moderne e nella capacità umana di deliberare e perseguire interessi razionali.







L’indagine di Habermas - condotta con particolare riferimento alle società pluralistiche in cui si inaspriscono i contrasti multiculturali e agli stati-nazione in via di trasformazione definitiva verso entità di carattere sovranazionale - approda alla def
Indice - Premessa; Parte prima - Ah, Europa! - 1. Il ruolo dell’intellettuale e la causa dell’Europa; 2. L’Europa e i suoi immigranti; 3. La politica europea in un vicolo cieco. Arringa per una politica di integrazione graduale; 4. Abbiamo bisogno dell’Europa! La nuova intransigenza - siamo ormai indifferenti al destino comune?; Parte seconda - Per la ragione della sfera pubblica - 5. Media, mercati e consumatori. La stampa seria come spina dorsale della sfera pubblica politica; 6. La democrazia ha anche una dimensione epistemica? Ricerca empirica e teoria normativa; Parte terza - Ritratti - 7. L’Hermann Heller degli inizi della Repubblica Federale. Wolfgang Abendroth nel suo centesimo compleanno; 8. Richard Rorty e il gusto per lo shock da deflazione; 9. '...and to define America, her athletic democracy'. In memoria di Richard Rorty; 10. Come rispondere alla questione etica - Derrida e la religione; 11. L’efficacia rischiaratrice di Derrida. Un ultimo saluto; 12. Ronald Dworkin, un solitario nella cerchia degli studiosi di diritto; Fonti dei saggi.
Se il pensiero filosofico contemporaneo ha decretato la morte della metafisica, è ancora possibile un discorso etico? Due secoli dopo la "Fondazione della metafisica dei costumi" di Kant, Habermas riflette sulla ragione pratica in vista di quella che potremmo definire la 'fondazione post-metafisica dei costumi'.