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Magda Szabó

    5 ottobre 1917 – 19 novembre 2007

    Magda Szabó è stata una scrittrice ungherese, considerata la più importante romanziera del suo paese, autrice anche di drammi, saggi e poesie. La sua opera indaga le complessità delle relazioni umane e le pressioni sociali che plasmano gli individui. Szabó possedeva una profonda intuizione psicologica, creando una prosa che coglieva le sfumature dell'esperienza umana. Nonostante le sue radici nella cultura ungherese, le sue narrazioni esplorano temi universali, guadagnandole ampio riconoscimento e un vasto pubblico internazionale.

    Magda Szabó
    The Fawn
    Iza's Ballad
    Abigail
    The Gift of the Wondrous Fig Tree
    Via Katalin
    La porta
    • 2014

      La porta

      • 252pagine
      • 9 ore di lettura

      È un rapporto molto conflittuale, fatto di continue rotture e difficili riconciliazioni, a legare la narratrice a Emerenc Szeredás, la donna che la aiuta nelle faccende domestiche. La padrona di casa, una scrittrice inadatta ad affrontare i problemi della vita quotidiana, fatica a capire il rigido moralismo di Emerenc, ne subisce le spesso indecifrabili decisioni, non sa cosa pensare dell'alone di mistero che ne circonda l'esistenza e soprattutto la casa, con quella porta che nessuno può varcare. In un crescendo di rivelazioni scopre che le scelte spesso bizzarre e crudeli, ma sempre assolutamente coerenti dell'anziana donna, affondano in un destino segnato dagli avvenimenti più drammatici del Novecento. Pubblicato in Ungheria nel 1987, ma in qualche modo disperso negli anni della transizione politica, La porta è il romanzo che ha rivelato la più grande scrittrice ungherese contemporanea.

      La porta
    • 2009

      "Perdere la giovinezza è terribile, non per ciò che viene tolto, ma per qualcosa che viene dato. Non è la saggezza, né la serenità, né la lucidità, né la pace. È la consapevolezza che l'insieme si è dissolto", scrive Magda Szabó. Ed è questa lenta dissoluzione che racconta, incrociando i destini di tre famiglie di Budapest - i Biro, gli Held e gli Elekes - che, prima della guerra, abitano in case vicine in Via Katalin. Le ragazze Elekes, Iren e Blanka, ed Henriette Held sono follemente innamorate di Balint Biro, ma ognuna di loro sa che Balint è solo per Iren. Il paradiso in cui credono di vivere si trasforma in inferno quando gli Held vengono deportati e la loro figlia Henriette, inizialmente nascosta dai Biro, viene uccisa da un soldato. La tragedia è per i sopravvissuti il preambolo di una lunga deriva in cui sfilano tutti i demoni dell'Ungheria comunista del dopoguerra. Come affrontare la vita in tali tormenti?

      Via Katalin