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Daša Drndić

    10 agosto 1946 – 5 giugno 2018

    Daša Drndić è stata una distinta autrice croata le cui opere hanno esplorato temi complessi con uno stile singolare. La sua scrittura, caratterizzata da profonda intelligenza e abilità letteraria, ha spesso esaminato paesaggi storici e culturali con acuta perspicacia. Drndić era nota per la sua capacità di tessere fili narrativi, creando opere che risuonano nei lettori e li spingono a una profonda contemplazione. Il suo contributo alla letteratura si distingue per l'originalità e la dedizione nell'indagare territori letterari inesplorati.

    Apríl v Berlíne
    Doppelganger
    Belladonna
    EEG
    Trieste
    Trieste
    • 2015

      Trieste

      Un romanzo documentario

      • 448pagine
      • 16 ore di lettura

      Haya Tedeschi è a Gorizia, sola e circondata da una cesta di fotografie e ritagli di giornali. È una donna anziana, che dopo 62 anni aspetta di ricongiungersi a suo figlio, avuto da un ufficiale delle SS e rapito dalle autorità tedesche per far parte del programma segreto di Himmler: il progetto Lebensborn. Il figlio che sta cercando disperatamente era nato nel 1915 da una relazione con Kurt Franz, giovane ufficiale tedesco alto e biondo di cui si era innamorata, senza sapere che era già a capo del campo di lavoro di Treblinka. Haya riflette sulle esperienze della sua famiglia ebrea convertita al cattolicesimo, e sul massacro degli ebrei italiani nella Risiera di San Sabba, il campo di concentramento di Trieste. La ricerca ossessiva di suo figlio la conduce tra fotografie, mappe, le deposizioni ai processi di Norimberga e le testimonianze dirette delle atrocità avvenute sulla sua porta di casa. Da questo romanzo emerge la sconcertante cronaca dell'occupazione nazista nel nord Italia. Ci sono 9000 nomi elencati nel libro: sono i nomi degli ebrei italiani che hanno trovato la morte nei campi di concentramento nazisti durante la seconda guerra mondiale e il loro susseguirsi compone un inaudito memoriale delle vittime.

      Trieste