Cassandra, la veggente figlia di Ecuba e di Priamo, racconta il tramonto e la rovina della sua città e si affollano alla memoria la traversata dell'Egeo in tempesta, l'arrivo a Troia delle Amazzoni, i delitti di Achille la bestia, la rottura con il padre Priamo accecato dal meccanismo inarrestabile della guerra, la vita delle comunità femminili sulle rive del fiume Scamandro, l'amore con Enea. «Sentivo Cassandra come una figura molto significativa per il nostro tempo. Durante un viaggio in Grecia ho visto Micene, ho vissuto con tutti i sensi il paesaggio che era stato di Cassandra. Mi ha interessato cogliere il punto cruciale, alla nascita della nostra cultura, in cui è cominciata quell'alienazione che adesso ci porta vicini all'autodistruzione. Mi ha interessato il momento in cui, con l'avvento della società patriarcale e gerarchica, l'espressione letteraria femminile sparisce per millenni». (Christa Wolf)
Christa Wolf Ordine dei libri
Christa Wolf è stata una romanziera che ha mantenuto una distanza critica dal regime comunista, pur rimanendo una socialista impegnata. La sua opera ha spesso esplorato temi di divisione sociale e conflitti interiori dell'individuo, caratterizzata da profonda serietà morale e forza narrativa. Wolf ha messo coraggiosamente in discussione le speranze e gli errori del suo tempo, ottenendo riconoscimenti per la sua intransigente onestà intellettuale e la sua abilità letteraria. I suoi scritti offrono profonde riflessioni sulla condizione umana in un complesso panorama politico.







- 2018
- 2016
Architectura picta nell'arte italiana da Giotto a Veronese
- 307pagine
- 11 ore di lettura
Il tema dell'architectura picta, per quanto ricco di esempi notevoli, non è stato ancora indagato propriamente. Eppure in esso sono molteplici i punti d'incontro tra la storia dell'architettura e quella della pittura e numerose le sue sfaccettature, declinazioni e sperimentazioni. Ripercorrendo la grande tradizione pittorica italiana, da Giotto a Leonardo, da Tiziano a Vasari, si vede come gli artisti abbiano dialogato con l'architettura classica e a volte quella orientale, o ricercato fantasiosi edifici 'impossibili', oppure progettato e rinnovato forme architettoniche esistenti, che diventarono fonte di ispirazione per opere edificate. Sulla superficie pittorica, l'architettura si relaziona con lo spazio, i corpi, la natura e la visione prospettica; essa assimila, ripropone, cambia, reinterpreta, crea, innova; è al contempo sfondo e protagonista della narrazione. Questo volume, che nasce da un dialogo tra storici dell'architettura e storici della pittura, è una finestra aperta sul vasto e variegato mondo dell'architectura pictà, per esplorarlo, studiarlo e comprenderlo, o semplicemente osservarlo ammirati
- 2015
Per la quindicenne che è l’io-narrante di questo testo, la madre Charlotte è il centro della famiglia, una madre amata che vigila su tutto e parla senza peli sulla lingua. Ma anche Charlotte passa sotto silenzio ciò che è ormai palese: che le notizie dal fronte sono preoccupanti e i convogli di profughi provenienti da est attraversano la città a intervalli sempre più ravvicinati. Fino a quel mattino di gennaio del 1945, quando all’improvviso in corridoio stanno pronti sacchi di biancheria imbottiti di roba, del quadro del Führer resta solo una macchia bianca sul muro e la madre ripone nell’armadio la sua volpe argentata con un gesto definitivo che sua figlia non dimenticherà più. In modo appassionante, toccante e con amorosa ironia Christa Wolf racconta i profondi grovigli di una famiglia, una quindicenne che diventa adulta, il trauma della fuga. Scritto nel 1971, questo racconto inedito è il preludio del successivo, ampio Trama d’infanzia, capolavoro autobiografico che ha avuto fino a oggi un’eco mondiale.
- 2015
- 2015
- 2011
La città degli angeli descrive il soggiorno di Christa Wolf a Los Angeles tra il 1992 e il 1993, ospite della Fondazione Getty, soggiorno che coincise con una profonda crisi nella vita della scrittrice, vittima di una violenta campagna di stampa quando, in seguito alla divulgazione dei dossier dei servizi segreti (Stasi) della Germania Est, si scoprì che la scrittrice, oltre a essere stata spiata per più di trent'anni perché considerata una voce scomoda, in precedenza, dal 1959 al 1961, aveva collaborato in modo informale con quegli stessi servizi segreti. Il racconto alterna episodi di vita quotidiana in California, incontri di Christa Wolf con esponenti della econda generazione di ebrei emigrati dalla Germania negli anni Trenta e Quaranta, e il tentativo di ripercorrere le orme degli intellettuali tedeschi esiliati a Los Angeles durante il nazismo (la cosiddetta "Nuova Weimar sotto le palme). Il libro diventa così un tentativo di ricostruire le tappe dell'adesione a un'idea di giustizia sociale che metteva al centro l'essere umano, e contemporaneamente una lucida riflessione su memoria e rimozione.
- 2010
Sono passati più di 30 anni da quando "Il cielo diviso" è stato pubblicato per la prima volta in Germania. In questo arco di tempo il Muro di Berlino è stato abbattuto. Eppure la storia d'amore di Rita e Manfred, storia cresciuta e naufragata all'ombra di quel Muro e dei grandi eventi storici e esso collegato, non ha perso neanche un briciolo della sua forza emotiva e metaforica. I due giovani sono ancora lì, sotto gli occhi del lettore, nel momento in cui si uniscono in un innocente progetto di vita comune e poi, nemmeno due anni dopo, quando questo stesso amore si spezza sotto l'arida pressione della Storia. Allora le differenze ideali e di temperamento dei due prevalgono e le loro strade si separano.
- 2002
In carne e ossa è l'emozionante discesa agli inferi di un corpo malato. Una donna sta male, è portata d'urgenza in ospedale. Sembra che non sia niente di grave, invece la situazione si complica. A intervento chirurgico segue intervento chirurgico, ma il male non va via, il sistema immunitario non reagisce, le cure più avanzate servono a poco. Il corpo balza in primo piano, rivelando la sua disobbedienza, la sua autonomia. E la paziente, sospinta dai sogni feroci della febbre, si dibatte persa tra le illusioni del passato e il disincanto del presente. Intanto la realtà dell'ospedale si incide nel'organismo tanto quanto si sono incise le figure significative dell'infanzia e della giovinezza con i loro conflitti irrisolti.
- 1997
Al centro di questo romanzo di Christa Wolf, uno dei suoi libri più belli, si muovono i poeti Heinrich von Kleist e Karoline von Cunderrode. Figli delusi della loro epoca, non hanno spazio «in nessun luogo, da nessuna parte». Christa Wolf immagina di vederli insieme, in un pomeriggio d'estate del 1804, sulle rive del Reno. Sono giovani, eppure prossimi alla fine. Karoline si ucciderà nel 1806, Kleist nel 1811. Nel salotto dove avviene il loro incontro si danno appuntamento personaggi illustri, poeti e scienziati di quell'epoca romantica a cavallo tra una Rivoluzione che va esaurendosi e la Restaurazione strisciante. I due poeti rappresentano una generazione che deve produrre nuovi modelli di vita perché i modelli del passato non valgono più. Sono stranieri in patria, battistrada senza seguito, entusiasti senza eco, voci senza risonanza. Isolati, esclusi da ogni possibilità di azione, relegati e confinati nell'avventura dell'anima, sono consegnati inermi ai propri dubbi, alla disperazione, alla sempre più viva certezza del fallimento. Christa Wolf ricostruisce con maestria un'epoca, un'atmosfera; e una sensibilità che ci appare straordinariamente moderna.