I sensi incantati
- 271pagine
- 10 ore di lettura
A wonderful romance novel from one of the best Italian contemporary writers, about one's right to happiness. Suitable for self-study, building vocabulary, and developing reading skills.







A wonderful romance novel from one of the best Italian contemporary writers, about one's right to happiness. Suitable for self-study, building vocabulary, and developing reading skills.
Memorie, esperienze vissute, invenzioni sensuali ed esplorazioni, manifestazioni di vitalità, la morbosità che accompagna le passioni, figure indimenticabili di donne e uomini popolano le pagine di questo libro. In esso Alberto Bevilacqua riversa, allo stato puro, quell'idea di Eros che i suoi lettori hanno imparato a riconoscere nei suoi romanzi e nelle sue poesie. Ne è nato un intreccio narrativo, in una rinnovata avventura del romanzo, che fa pensare a uno spartito di musica dove le note si compongono in un'unica, avvincente armonia.
Marco ha diciotto anni appena compiuti. E li vive alla grande: è straordinariamente bello, ricco, ironico, intelligente, un leader nato. La nota dolente è il rapporto con i genitori, fatto di misteriosi, intangibili conflitti. Marco dovrà "farsi padre dei suoi genitori" usando il buonsenso, la voglia di giocare e la grazia. Scoprirà i primi disinganni e imparerà il sentimento della pietà. E gli anni della passione giovanile diventeranno struggenti come mai più nella vita.
Italian
La figura della madre, Lisa, spicca già nella narrazione "Lettera alla madre sulla felicità", apparsa nel 1995. In quell'opera lo scrittore, fatto oggetto di persecuzioni per le sue scoperte sul mostro di Firenze, si rivolgeva alla madre, con lettere mai spedite, per salvarsi psicologicamente. Lisa muore un anno e mezzo fa. Per lo scrittore il senso di sradicamento è assoluto, insopportabile. Bevilacqua torna a rivolgersi alla madre, sicuro che lei possa ascoltarlo, da oltre il confine ultimo della vita. Queste pagine ripercorrono i momenti di un'umana avventura che vide madre e figlio sempre complici, legati da un amore appassionato e scabroso, drammatico e dolcissimo.
Tu che mi ascolti fu il saluto terreno che Alberto Bevilacqua diede alla madre Lisa da poco scomparsa. Ora lo scrittore torna a quell'ideale colloquio con la donna più importante della sua vita certo di poterle confessare, finalmente, i segreti che durante la sua esistenza non ha mai potuto svelare per non turbarla nel suo male depressivo. Protagonista di questa narrazione - in cui passato e presente si fondono in un'attrazione magnetica, medianica, che incanta e trascina il lettore - è un figlio non voluto dal padre, "il Mario", affascinante ufficiale dell'aviazione durante la dittatura, eroe di memorabili imprese, donnaiolo impenitente, che solo nell'umiliazione delle ritorsioni subite dopo la guerra trova la via della propria coscienza. Ed è allora che il figlio, già costretto dall'immaturità e dalle scelte egoistiche del genitore a divenire precocemente adulto, può diventare, standogli accanto, sinceramente il padre del proprio padre. Ricomponendo in unità il tormentato rapporto con chi gli ha dato la vita.
Italian