Queste lettere senza destinatario (inedite anche in Germania fino al 2010), che Nelly Sachs scrive nei mesi successivi alla morte della madre, contengono in nuce tutti i temi della sua maturità artistica. Nate nel momento della collisione tra il lutto personale e la tragedia della Shoah, si configurano come una sorta di meditazione lirica sul confine della vita: diario di una metamorfosi che descrive la morte non come una perdita ma come una nuova nascita. Se la mistica ebraica è lo sfondo imprescindibile di questo testo che affronta la morte e lo sterminio in una sfera teologica trascendente, non manca in esso la dura concretezza del reale, il quotidiano presente con tutto il suo carico di dolore e di solitudine.
Nelly Sachs Ordine dei libri
10 dicembre 1891 – 12 maggio 1970
Questa autrice è celebrata per la sua eccezionale scrittura lirica e drammatica, che interpreta il destino di Israele con toccante forza. Le sue opere approfondiscono le profondità dell'esperienza umana, offrendo una prospettiva unica sui percorsi collettivi e individuali. Il suo stile è caratterizzato da bellezza poetica e risonanza emotiva, offrendo ai lettori un'esperienza letteraria indimenticabile. Attraverso la sua scrittura, esplora le complessità dell'identità e del significato nel contesto di eventi nazionali e storici.






- 2015