In "Kalte Füße" von Francesca Melandri wird die traumatische Erfahrung des Rückzugs italienischer Soldaten aus Russland während des Zweiten Weltkriegs thematisiert. Die Autorin reflektiert über die Erlebnisse ihres Vaters und die Auswirkungen des Krieges auf Körper und Geist, während sie die aktuelle Situation in der Ukraine betrachtet.
Francesca Melandri Ordine dei libri
Francesca Melandri realizza narrazioni che approfondiscono le complessità della famiglia, del conflitto e della ricerca della verità, spesso ambientate sullo sfondo di regioni di confine. Il suo lavoro esplora temi di perdono e identità, intrecciando storie personali con contesti storici più ampi. La scrittura di Melandri si distingue per la sua profondità e la sua acuta attenzione ai dettagli. Eccelle nel ritrarre come il passato modella il presente e come gli individui navigano il loro posto nel mondo.






- 2024
- 2017
Sangue giusto
- 527pagine
- 19 ore di lettura
Der große Roman der römischen Autorin Francesca Melandri: eine Familiengeschichte, ein Porträt Italiens im 20. Jahrhundert, eine Geschichte des Kolonialismus und seiner langen Schatten, die bis in die Gegenwart reichen.
- 2012
Plus haut que la mer
- 219pagine
- 8 ore di lettura
1979. Paolo et Luisa ne se connaissent pas. A bord du bateau qui les emmène sur l'île où sont détenus leurs proches, chacun ressasse la tragédie dont il a été victime. Le fils de Paolo a été condamné pour des actes terroristes. Le mari de Luisa pour avoir tué deux hommes. Le mistral empêche les visiteurs de regagner la côte. Ils passent la nuit sur l'île, surveillés par un agent, Pierfrancesco, avec qui une étrange complicité va naître. Un roman tout en subtilité sur ces infimes moments de grâce qui font basculer les vies.
- 2011
Eva dorme. Eva schläft, italienische Ausgabe
- 347pagine
- 13 ore di lettura
È l'alba. Anche stanotte Eva non riesce a dormire. Apre la finestra: l'aria pungente e dolce dell'aprile altoatesino sa di neve e di resina. All'improvviso il telefono squilla, la voce debole di un uomo che la chiama con il soprannome della sua infanzia: è Vito. È molto malato, e vorrebbe vederla per l'ultima volta. Carabiniere calabrese in pensione, ha prestato a lungo servizio in Alto Adige negli anni Sessanta, anni cupi, di tensione e di attentati. Anni che non impedirono l'amore tra quello smarrito giovane carabiniere e la bellissima Gerda Huber, cuoca in un grande albergo, sorella di un terrorista altoatesino e soprattutto ragazza madre in un mondo ostile. Quando Vito è entrato nella sua vita, Eva la figlia bambina, ha provato per la prima volta il sapore di cosa sia un papà: qualcuno che ti vuole così bene che, se necessario, perfino ti sgrida. Sul treno che porta Eva da Vito morente, lungo i 1397 chilometri che corrono dalle guglie dolomitiche del Rosengarten fino al mare scintillante della Calabria, compiremo anche un viaggio a ritroso nel tempo, dentro la storia tormentata dell'Alto Adige e della famiglia Huber. La fine della Prima guerra mondiale, quando il Sudtirolo austriaco venne assegnato all'Italia, quando Hermann Huber, futuro padre di Gerda, perse i genitori e con loro la capacità di amare.
- 2011
Eva ist Anfang vierzig, als sie einen Anruf von dem Mann erhält, der in ihrer Kindheit eine Zeitlang die Rolle des Vaters einnahm, bevor er scheinbar für immer verschwand: Vito Anania. Er liegt im Sterben und möchte Eva noch einmal sehen. Sie reist mit dem Zug von Südtirol quer durch Italien in den äußersten Süden. In ihrer Vorstellung entfaltet sich ihre ganze Kindheit in Südtirol: Sie wuchs im Schatten der politischen Verwerfungen einer Region auf, die drei Jahrzehnte lang der Spielball bedrohlicher Allianzen war und dann endlich den Aufbruch in die Autonomie wagte. Doch noch stärker wurde Evas Kindheit geprägt von der Liebe ihrer Mutter, der im Leben nichts geschenkt wurde. Der Roman einer Provinz ohne Vaterland und eines Mädchens ohne Vater.