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Otto Pächt

    7 settembre 1902 – 17 aprile 1988
    Venezianische Malerei des 15. Jahrhunderts
    Book illumination in the Middle Ages
    Early Netherlandish painting
    Van Eyck and the founders of early Netherlandish painting
    Van Eyck, i fondatori della pittura fiamminga
    Metodo e prassi nella storia dell'arte
    • 2013

      Questo libro di Otto Pächt si occupa di uno dei problemi centrali della storia dell'arte occidentale: la nascita di un nuovo tipo di pittura negli antichi Paesi Bassi, quella fiamminga; gli artisti che furono i promotori di questo rinnovamento sono il Maestro di Flémalle e i fratelli Van Eyck, mentre il Polittico di Gand appare come opera centrale che apre, al tempo stesso, nuove discussioni. Questa svolta non è caratterizzata soltanto da un nuovo tipo di tecnica pittorica, ma soprattutto da una inedita concezione della rappresentazione, liberata da costrizioni ideologiche. Intorno a questi temi, a questi artisti e alle loro opere (dal Maestro di Flémalle a Jan Van Eyck, dal Polittico di Gand a Hubert Van Eyck e al Libro d'Ore di Torino) si snodano i cinque capitoli in cui è suddiviso il testo che, senza voler trattare da un punto di vista monografico né le personalità artistiche, né tanto meno i loro celebri dipinti, mira a tracciare un disegno complessivo del nuovo linguaggio figurativo, che dissolse a nord delle Alpi la tradizione medievale e introdusse la prima idea di realismo moderno. Pächt procede attraverso una sapiente e serrata lettura formale del dipinto, dal quale non si allontana mai. Anche per questo le numerosissime riproduzioni a colori accompagnano costantemente il lettore in una vera e propria galleria di capolavori

      Van Eyck, i fondatori della pittura fiamminga
    • 1994

      La questione non è quella di porsi il problema del metodo come fine a se stesso, né di delineare una ricerca sui fondamenti, ma di approfondire alcuni aspetti pratici relativi al mestiere degli storici dell'arte. E' quindi necessario individuare gli strumenti e i metodi più adeguati per affinare i propri organi di ricezione, se è vero che questi strumenti e metodi non si possono dedurre in astratto ma solo sul terreno concreto dell'empiria. Questo terreno non può che essere quello storico, che rispetto ai procedimenti psicologici o sociologici ha il vantaggio di poter verificare le sue affermazioni: il tentativo di vedere la singola opera in prospettiva storica è il tentativo di liberarla dal suo isolamento, perciò all'arbitrio dell'interpretazione soggettiva

      Metodo e prassi nella storia dell'arte