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Alice B. Toklas

    30 aprile 1877 – 7 marzo 1967

    Alice B. Toklas fu una scrittrice americana e una figura centrale della scena d'avanguardia parigina dei primi del XX secolo. Fungendo da confidente, amante e compagna di Gertrude Stein, divenne parte integrante della vita letteraria e artistica della sua epoca. I suoi contributi letterari, sebbene spesso oscurati da quelli di Stein, offrono una prospettiva unica sulla cultura e sulla vita parigina. Sebbene sia stata spesso percepita come una figura di sfondo per gran parte della sua vita, la sua influenza sui circoli artistici fu innegabile.

    Getrude Stein
    Gertrude Stein
    Das Alice-B.-Toklas-Kochbuch
    The Alice B. Toklas Cookbook
    Staying on Alone
    I biscotti di Baudelaire
    • 2013

      I biscotti di Baudelaire

      • 234pagine
      • 9 ore di lettura

      Con il loro salotto artistico e letterario – che negli anni tra le due guerre era frequentato, tra gli altri, da Picasso, Picabia, Matisse, Braque, Hemingway, Fitzgerald, Sherwood Anderson – Alice B. Toklas e Gertrude Stein hanno fatto un pezzo di storia. Ma quando, dopo la morte di Gertrude, un editore chiese ad Alice di scrivere le sue memorie, lei si schermì dicendo che al massimo sarebbe stata in grado di scrivere un libro di cucina. L’editore promise di accontentarsi, ma Toklas fece molto di più. Uscito nel 1954 in America con il titolo The Alice B. Toklas Cook Book , I biscotti di Baudelaire è una ricchissima raccolta di ricette e di ricordi non solo culinari, di aneddoti divertenti, di convinte opinioni su questioni gastronomiche ma anche artistiche, di viaggi tra Francia e America, di pranzi e cene a casa di artisti bohémien ma anche di ricchi e famosi. E così ecco i piatti, le idee, gli spunti di ricette che Alice condivideva con gli amici: il branzino di Picasso, per esempio, decorato con uova sode, tartufi ed erbe tritate («Quando lo servii Picasso diede in esclamazioni di meraviglia. Poi aggiunse: Non sarebbe stato meglio prepararlo in onore di Matisse?»), le uova alla Francis Picabia («il solo pittore da cui riuscii mai ad avere una ricetta»), le mele glassate di Cecil Beaton, la crema di Josephine Baker, la minestra di alloro di Dora Maar, il caffè di James Joyce e quegli incredibili biscotti di Baudelaire... Un libro che si legge d’un fiato dalla prima all’ultima pagina, non solo per consultare le ricette e catturare i sapori amati da artisti e scrittori, ma soprattutto per rivivere l’atmosfera di un tempo e di un ambiente davvero speciali.

      I biscotti di Baudelaire