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Alessandra Montrucchio

    Alessandra Montrucchio è una scrittrice italiana le cui opere approfondiscono le complessità della letteratura moderna e contemporanea. La sua scrittura esplora spesso profonde emozioni umane e sfumature sociali, impiegando uno stile che è allo stesso tempo incisivo e lirico. Attraverso le sue narrazioni, esamina l'essenza delle relazioni interpersonali e i paesaggi psicologici dei suoi personaggi. Il suo contributo letterario risiede nella sua capacità di catturare le sottigliezze dell'esperienza umana, lasciando un'impressione duratura nei suoi lettori.

    Cardiofitness. Fisch sucht Fahrrad. Roman. Aus d. Italien.
    Sommer der Eidechsen
    Fisch sucht Fahrrad
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    Berlino
    Natura morta
    • 2022
    • 2007

      Berlino

      • 210pagine
      • 8 ore di lettura

      Se una città è in continuo movimento, come la si può fermare in un libro? Come fissarla sulla pagina? Per farlo, Alessandra Montrucchio si abbandona alla corrente e segue Berlino negli anni, dal 1987 al 2005, in una serie di viaggi che ogni volta le presentano una città che si trasforma e la trasforma: prima turista ingenua ed entusiasta, poi turista sempre entusiasta ma più smaliziata, infine frequentatrice abituale, l’autrice osserva e descrive le metamorfosi di Berlino con la passione di un’innamorata. Così, la città viene incontro al lettore in forme sempre nuove e mai definitive: come Potsdamer Platz, che non è stata solo un check point o una piazza avveniristica ma anche una distesa di fango, vuota e affascinante; o come Charlottenburg, quartiere occidentale elegantemente in declino, con il fascino della vita di provincia. O come le persone che accompagnano Alessandra, e con lei cercano di spiegare e spiegarsi Berlino: da Ilwa e Uwe, testimoni del difficile adattamento al mondo occidentale di chi è nato a Est, fino a Hart, capace di mostrare l’ovvio e il non ovvio, le lotte di strada degli anni Settanta e l’eccezionale birra del Ka De We. E tra falsi e veri miti, angoli inediti, citazioni colte e tappe obbligate, si snoda il racconto attento, romantico ma anche ironico, di una capitale che non ci tiene a esserlo, di una città che non può fermarsi eppure sa offrire luoghi e momenti di pace e rivelazione.

      Berlino
    • 2005

      Non riattaccare

      • 121pagine
      • 5 ore di lettura

      Immagina di essere sveglio in una notte afosa. Immagina di amare ancora chi ti ha lasciato da due mesi. Probabilmente ti è già successo. Ma forse, in quella tua notte afosa di desiderio e abbandono, il telefono non ha squillato. E se ha squillato, a chiamarti per nome non è stato il tuo amore. Non importa. Immagina che sia proprio il tuo amore a telefonarti, finalmente, dopo due mesi. Ma non telefona per chiedere perdono. Telefona per dire addio, a te e alla vita. E allora immagina che la tua voce sia un appiglio lungo il precipizio di questo addio. Immagina di capire che c’è un solo modo per ancorare il tuo amore alla vita: parlargli. Parlargli ancora, parlargli sempre. Per tutta una lunga notte d’afa, finché non lo raggiungerai nella sua città al di là di montagne, e gallerie, e ore di macchina e di stanchezza e di insonnia. Resisterai alla spossatezza? Nelle fauci di un tunnel, il segnale cadrà e perderai il tuo amore oppure no? Riuscirai a raggiungerlo in tempo? Intanto corri, parla, riempigli la mente di idee e canzoni e immagini di vita. Corri, parla. E soprattutto: non riattaccare!

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