Questa serie approfondisce il mondo interiore dell'infanzia e la formazione dell'identità all'interno di un paesaggio austero e isolato. Seguendo il viaggio di un ragazzo sensibile e intelligente, queste opere esplorano le complessità dei legami familiari e delle pressioni sociali. L'autentica rappresentazione della crescita in una Sudafrica multiculturale ma tesa offre profonde intuizioni sullo sviluppo personale e psicologico.
Set against the backdrop of apartheid, the narrative explores the complex emotions of a young boy navigating his relationships with his father, whom he despises, and his mother, whom he both adores and resents. Coetzee's evocative storytelling captures the themes of race, caste, and shame, intertwined with moments of bewildering humor. This poignant coming-of-age tale offers a profound reflection on identity and societal constraints, marking a significant addition to Coetzee's body of work.
Con Gioventù , Coetzee torna a raccontare la storia del ragazzino inquieto e pieno di sensi di colpa di Infanzia. Adesso l'io narrante ha almeno dieci anni di più. È un giudizioso studente universitario della facoltà di Matematica, che coltiva un'ambizione segreta: tradurre la «fiamma interiore» in versi altissimi, degni di Ezra Pound. Si prepara a questa grande prova, leggendo tutto ciò che valga la pena di leggere, seguendo corsi di letteratura inglese, mettendo da parte i soldi per andare all'estero, in Europa, dove, è sicuro, si compirà il suo destino di poeta, perché è li che abita l'arte, non certo a Città del Capo. Sono i primi anni Sessanta. Anni di manifestazioni di neri represse nel sangue. Il Sudafrica è una patria di cui vergognarsi, una «ferita dentro di lui». L'essere afrikaner, bianco d'Africa, un marchio d'infamia, che lo assillerà anche quando sarà lontano. A Londra. La città che insieme a Parigi rappresenta l'avanguardia culturale, la terra promessa per chiunque voglia vivere la vita «con la massima intensità», tra spiriti d'eccezione e schiere di donne affascinanti, destinate a essere amate e trasfigurate dall'arte. Una visione mitica, che presto, però, è costretta a fare i conti con il principio di realtà. La città dell'avventura amorosa e intellettuale si rivela un luogo difficile da abitare. I circoli letterari, enclaves inaccessibili. Le tante donne che incontra, creature più o meno ordinarie, con le quali vive storie brevissime, avvilenti. I pochissimi amici, borghesi dalle ambizioni mediocri, dagli orizzonti angusti. Il lavoro, programmatore di computer, una sanguisuga che lo sfinisce. Cosí, mentre si ritrova a vivere, di nuovo, in un mondo insensato, dominato dalla paura dell'annientamento nucleare, dalle trame della Guerra Fredda, dagli orrori del Vietnam, che fanno eco agli orrori dell'odiato e ineludibile Sudafrica, sente la sua vocazione farsi sempre piú velleitaria, diventare un fragile schermo dietro cui dissimulare la propria inettitudine, la pochezza di una vita di fuggiasco, senza piu identità e senza futuro.
Summertime is an inventive and inspired work of fiction that allows J.M. Coetzee to imagine his own life with a critical and unsparing eye, revealing painful moral struggles and attempts to come to grips with what it means to care for another human being.A young English biographer is researching a book about the late South African writer John Coetzee, focusing on Coetzee in his thirties, at a time when he was living in a rundown cottage in the Cape Town suburbs with his widowed father - a time, the biographer is convinced, when Coetzee was finding himself as a writer. Never having met the man himself, the biographer interviews five people who knew Coetzee well, including a married woman with whom he had an affair, his cousin Margot, and a Brazilian dancer whose daughter took English lessons with him. These accounts add up to an image of an awkward, reserved, and bookish young man who finds it hard to make meaningful connections with the people around him. Summertime is an inventive and inspired work of fiction that allows J.M. Coetzee to imagine his own life with a critical and unsparing eye, revealing painful moral struggles and attempts to come to grips with what it means to care for another human being. Incisive, elegant, and often surprisingly funny, Summertime is a compelling work by one of today's most esteemed writers.
Coetzee's majestic trilogy of fictionalised memoir, Boyhood, Youth and
SummertimeIt opens in a small town in the South Africa of the 1940s. As he
interviews important figures in Coetzee's life, a portrait emerges of an
awkward outsider who - even after death - remains dogged by rumours.