Manfred Spitzer Ordine dei libri







- 2019
- 2018
Zusammenfassung: La solitudine del terzo millennio è una situazione di isolamento che è tanto più dannosa quanto meno evidente perché mascherata spesso da quella che ne è anche la causa principale: l'abbondanza di relazioni virtuali che soprattutto nei giovani sostituiscono in modo improprio le relazioni sociali, atrofizzando la capacità a istituirne di autentiche. Con conseguenze dannose per l'equilibrio psicofisico degli individui e con ricadute a lungo termine sull'intera società. Chi è solo si ammala più facilmente: la solitudine è abbinata a una percentuale più elevata di disturbi cardiaci, forme tumorali, ictus, depressione e forme di demenza. Ma la solitudine è anche contagiosa e si diffonde come un'epidemia che non riguarda necessariamente chi è single o vive da solo, ma anche coppie, persone sposate o che vivono in famiglia. Nei paesi occidentali è diventata direttamente o indirettamente la prima causa di mortalità. La tesi di Manfred Spitzer è suffragata da migliaia di studi scientifici condotti in tutto il mondo occidentale. L'importante è capirlo al più presto, prima che diventi un processo irreversibile
- 2016
La digitalizzazione della nostra vita quotidiana progredisce a ritmi vertiginosi e non sempre questo costituisce un vantaggio. Se per rispondere a qualunque domanda ormai attingiamo al nostro smartphone, indifferenti che le nostre tracce siano registrate, memorizzate e analizzate nelle banche dati per poi essere interpretate, vendute e usate indebitamente, vuol dire che non riusciamo più a fare a meno delle tecnologie digitali, che ne siamo dipendenti. Sono però note a tutti le patologie "cibernetiche" e le conseguenze sulla salute nostra e dei nostri figli dovute all'uso sempre più intensivo di computer, social e giochi elettronici. Non si tratta di ostilità nei confronti della tecnologia, ma di veri e propri effetti collaterali indesiderati come stress, perdita di empatia, depressione, disturbi del sonno e dell'attenzione, incapacità di concentrarsi e di riflettere, mancanza di autocontrollo e di forza di volontà. I bambini, in particolare quelli che non sanno ancora leggere e scrivere, sono danneggiati nelle loro capacità sensoriali, e bullismo e criminalità informatica completano il quadro di una situazione che ci sta sempre più sfuggendo di mano. L'appello che Manfred Spitzer lancia in questo libro è di reagire per non lasciare che le nostre vite siano dominate dalle lobby del settore che ogni giorno ci bombardano con messaggi su quanto siano importanti e utili i media digitali.
- 2013
Senza computer, smartphone e Internet ci sentiamo persi, ma l'uso massiccio delle tecnologie sta compromettendo il nostro cervello. Le aziende di software promuovono i benefici delle nuove tecnologie, promettendo un futuro luminoso per i nostri figli. Tuttavia, ci si deve chiedere se questo nuovo mondo sia davvero il migliore possibile. Gli interessi economici potrebbero nascondere risultati di ricerche che avvertono dei rischi legati all'uso dei media digitali, che potrebbero indebolire il corpo e la mente. L'autore analizza studi che avvertono che l'eccessivo uso di strumenti digitali porta a una diminuzione della capacità di riflessione e concentrazione. Chattare, twittare e navigare su Google ci porta a "parcheggiare" il cervello, scoraggiando lo studio e l'apprendimento, mentre i giovani trascorrono ore davanti ai videogiochi. Inoltre, i social media offrono surrogati tossici di amicizie, indebolendo le abilità sociali e contribuendo a forme depressive. Manfred Spitzer invita politici, intellettuali, genitori e cittadini a riflettere su questo scenario preoccupante: è davvero ciò che desideriamo per noi e per i nostri figli?