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Charles Baudelaire

    9 aprile 1821 – 31 agosto 1867
    Newton Poesia - 20: I Fiori del Male e tutte le poesie
    Paradisi artificiali
    I grandi libri Garzanti - 361: I paradisi artificiali
    I fiori del male. Testo francese a fronte
    I fiori del male
    I fiori del male e tutte le poesie
    • La poesia di Baudelaire non cessa di apparire di una sconcertante modernità. Questi versi, nei quali fino a qualche decennio fa si tendeva a scorgere, sulla scia della leggenda post-romantica, il cantore del peccato, del satanismo e delle sensazioni squisite, rivelano oggi uno scrittore che ci manifesta tutta la sua novità interiore, il suo percorso spirituale, molto al di là del realismo romantico, delle evanescenze esotiche, delle ironiche fantasie grottesche. «La stoltezza, l’errore, il peccato, l’avarizia occupano gli spiriti tormentando i corpi e noi alimentiamo gli amabili rimorsi, come i mendicanti nutrono i loro insetti.»

      I fiori del male e tutte le poesie
    • Paradisi artificiali

      Del vino e dell'hashish - Il poema dell'hashish - Un mangiatore d'oppio - Edizione integrale

      • 160pagine
      • 6 ore di lettura

      Il consumo di sostanze stupefacenti ha un peso centrale nell’esperienza poetica ed esistenziale di Baudelaire. Quando scrive le sue pagine sull’hashish – di cui condanna l’abuso – egli non ha mai intenti moralistici, ma essenzialmente estetici. Quello che a lui interessa è il potenziamento della creatività poetica attraverso l’ebrezza artificiale; quello che lui odia e teme è il risveglio, è la desolazione, è l’inferno della degradazione. Si disegna qui il dramma personale di Baudelaire, la sua consapevolezza di essere e di sentirsi lacerato fra i due opposti richiami di Dio e Satana, fra l’aspirazione a salire verso l’alto, l’infinito, e il gusto del peccato, il piacere di scendere in basso.«L’uomo non sfuggirà alla fatalità del suo temperamento fisico e morale: l’hashish sarà, per le impressioni e i pensieri familiari dell’uomo, uno specchio ingranditore, ma pur sempre uno specchio.»

      Paradisi artificiali
    • Newton Poesia - 20: I Fiori del Male e tutte le poesie

      Edizione integrale con testo francese a fronte

      • 480pagine
      • 17 ore di lettura

      La poesia di Baudelaire non cessa di apparire di una sconcertante modernità. Questi versi, nei quali fino a qualche decennio fa si tendeva a scorgere, sulla scia della leggenda post-romantica, il cantore del peccato, del satanismo e delle sensazioni squisite, rivelano oggi uno scrittore che ci manifesta tutta la sua novità interiore, il suo percorso spirituale, molto al di là del realismo romantico, delle evanescenze esotiche, delle ironiche fantasie grottesche. «La stoltezza, l’errore, il peccato, l’avarizia occupano gli spiriti tormentando i corpi e noi alimentiamo gli amabili rimorsi, come i mendicanti nutrono i loro insetti.»

      Newton Poesia - 20: I Fiori del Male e tutte le poesie
    • En este libro, Un comedor de opio , Baudelaire, a través del análisis de Suspiria de profundis , procura comunicar al lector el sentimiento de que De Quincey fue «no sólo uno de los espíritus más originales, más auténticamente humorísticos de la Vieja Inglaterra, sino una de las personalidades más afables y más caritativas que hayan honrado la historia de las letras». Desea justificarlo no por lo que no hizo, por lo que se le condenaba, o sea por no haber rendido servicios útiles a la humanidad, sino por lo que hizo. Baudelaire reclama para De Quincey la gratitud del hombre «realmente espiritual». Sólo por haber escrito un libro bello, y pregunta : «¿Lo Bello no es acaso tan noble como lo Verdadero ?»

      Tascabili Economici Newton - 48: Un mangiatore d'oppio
    • Paradisi artificiali

      Del vino e dell’hashish · Il poema dell’hashish · Un mangiatore d’oppio

      Il consumo di sostanze stupefacenti ha un peso centrale nell’esperienza poetica ed esistenziale di Baudelaire. Quando scrive le sue pagine sull’hashish – di cui condanna l’abuso – egli non ha mai intenti moralistici, ma essenzialmente estetici. Quello che a lui interessa è il potenziamento della creatività poetica attraverso l’ebrezza artificiale; quello che lui odia e teme è il risveglio, è la desolazione, è l’inferno della degradazione. Si disegna qui il dramma personale di Baudelaire, la sua consapevolezza di essere e di sentirsi lacerato fra i due opposti richiami di Dio e Satana, fra l’aspirazione a salire verso l’alto, l’infinito, e il gusto del peccato, il piacere di scendere in basso.

      Paradisi artificiali
    • CHARLES BAUDELAIRE: HIS LIFE --- By Théophile Gautier --- With poems translated by Guy Thorne --- Charles Baudelaire (1821-1867) was a celebrated 19th century French poet, author of the famous Flowers of Evil poetic sequence, first published in 1857. Baudelaire is a poet's poet par excellence, a brilliant craftsman who produced some of the finest poems in the French language. Baudelaire was known as a dandy who led a bohemian lifestyle; he knew many of the artists of the era (Manet, Nadar, Delacroix, and Gautier). Baudelaire's influence on subsequent poets and artists has been immense. This book by Charles Baudelaire's friend Théophile Gautier is an important early study of the poet. Gautier offers a biography of the poet, and looks at his work. In the second part, Guy Thorne translates a selections of Baudelaire's poems, including from his two best-known collections - the Flowers of Evil and the Little Poems In Prose. A group of letters from Baudelaire are also included, and an essay on Baudelaire's influence. --- Illustrated. 204 pages. Paperback, with a full colour cover.With the French text of Baudelaire's poetry. www.crmoon.com

      Charles Baudelaire: His Life
    • Published posthumously in 1869, Paris Spleen was a landmark publication in the development of the genre of prose poetry - a form which Baudelaire saw as particularly suited for expressing the feelings of uncertainty, flux and freedom of his age - and one of the founding texts of literary Modernism.

      Paris Spleen: Dual-Language Edition