Un’epica storia corale, tessuta di inganni e travestimenti, di capovolgimenti e cospirazioni, e insieme (e soprattutto) la storia della rivincita personale di Blasco di Castiglione, intricata e perigliosa quanto quella dumasiana del Conte di Montecristo. Questo e molto altro è I Beati Paoli, il capolavoro di Luigi Natoli. Tra riverberi di lame nell’oscurità dei vicoli palermitani (nella città settecentesca, ricca di miserie e di sfarzi, mirabilmente ritratta in un vivido contrasto di luci e di ombre), prende le mosse una tragica vicenda di amore e odio, di vendetta e di rivalsa sociale. Qui, nel cuore della Sicilia barocca, illuminate da fioche candele, hanno luogo le riunioni della misteriosa setta dei Beati Paoli: hanno sempre indosso un cappuccio, perché neanche tra loro devono riconoscersi, tanto è alto l’ideale di giustizia che li anima. Cari alle fantasticherie del popolo, questi figuri intendono imporre con ogni mezzo le loro sentenze, animate da una mistica volontà di ristabilire un ordine superiore in favore dei deboli e degli oppressi. Per la ricchezza dell’intreccio e la felice leva sulle ambizioni e le passioni dei lettori, il romanzo ebbe uno strepitoso successo sin dalla sua prima pubblicazione, a puntate, tra il 1909 e il 1910. Ed è e resta, tuttora, con il suo ambiguo fascino a metà tra leggenda e verità storica, uno dei miti siciliani più noti e più appassionanti.
Luigi Natoli Ordine dei libri
14 aprile 1857 – 25 marzo 1941
Questo autore ha tratto ispirazione da una storia familiare legata al Risorgimento. I suoi primi anni furono segnati da un evento drammatico che portò all'arresto dell'intera famiglia a causa dei loro ideali politici. Successivamente, ha intrapreso la carriera giornalistica e quella di professore di storia nei licei italiani. La sua profonda conoscenza della storia siciliana è culminata in una pubblicazione storica di rilievo.



- 2016