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Jill B. Taylor

    Jill Bolte Taylor esplora il cervello umano, in particolare la sua connessione con la schizofrenia e le gravi malattie mentali. Il suo lavoro scientifico è profondamente informato dalla sua esperienza personale con un ictus massiccio, che ha subito e da cui si è ripresa in otto anni. Questa esperienza le ha permesso di affrontare la scienza con una prospettiva nuova e di comprenderne il profondo impatto sulla condizione umana. La sua scrittura si addentra nelle complessità del cervello e nel suo legame con il nostro mondo interiore.

    La scoperta del giardino della mente. Cosa ho imparato dal mio ictus cerebrale
    • Jill Bolte Taylor ha trentasette anni, una laurea ad Harvard e un lavoro come neuroscienziata e ricercatrice universitaria quando, una mattina, un capillare esplode improvvisamente nell'emisfero sinistro del suo cervello provocandole un danno cerebrale esteso e devastante. Il suo percorso verso la completa guarigione è durato otto lunghissimi anni, nel corso dei quali ha potuto sperimentare la duplice veste di medico e paziente. E da questo insolito doppio ruolo ha ricavato spunti, consigli e suggerimenti terapeutici utili a chiunque sia rimasto vittima di un ictus o di un trauma cerebrale e a coloro che li curano e li circondano. Ma "La scoperta del giardino della mente" non è soltanto la cronaca dettagliata e diretta di una straordinaria ripresa fisica, è soprattutto la testimonianza di un'esperienza umana unica. Jill, infatti, non è più stata la stessa di prima: l'ictus, mettendo temporaneamente fuori gioco il preponderante e razionale emisfero sinistro, ha dato spazio alla creatività e alle sensazioni, emozioni e intuizioni proprie dell'emisfero destro; e oggi, pur continuando a occuparsi di ricerca, la neuroscienziata scrive, canta e realizza sculture in vetro colorato, felice di vivere e forte di una nuova pace interiore.

      La scoperta del giardino della mente. Cosa ho imparato dal mio ictus cerebrale