Pino Cacucci Libri
Pino Cacucci, nella sua opera, pone in risalto personaggi storici non vincitori, sommersi e nascosti dalla Storia ufficiale. Sottolinea come la Storia venga scritta dai vincitori e come i suoi protagonisti perdano, a seguito delle loro azioni, tutto tranne la dignità. La prosa di Cacucci scava nelle profonde conseguenze delle loro azioni, cercando la dignità silenziosa nelle loro lotte. Oltre alla sua produzione di narrativa e saggistica, è anche un traduttore di rilievo.






Morti scomodi
- 219pagine
- 8 ore di lettura
In alternating chapters, Zapatista leader Subcomandante Marcos and the consistently excellent Paco Ignacio Taibo II create an uproarious murder mystery with two intersecting story lines. The chapters written by the famously masked Marcos originate in the mountains of Chiapas, Mexico. There, the fictional “Subcomandante Marcos” assigns Elias Contreras—an odd but charming mountain man—to travel to Mexico City in search of an elusive and hideous murderer named Morales. The second story line, penned by Taibo, stars his famous series detective Héctor Belascoarán Shayne. Héctor guzzles Coca-Cola and smokes cigarettes furiously amidst his philosophical and always charming approach to investigating crimes—in this case, the search for his own “Morales.” The two stories collide absurdly and dramatically in the urban sprawl of Mexico City. The ugly history of the city’s political violence rears its head, and both detectives find themselves in an unpredictable dance of death with forces at once criminal, historical, and political.
“Bisogna accettare il fatto che il valore della vita umana non è una categoria assoluta”Un oscuro impiegato si vede recapitare la nomina a “boia popolare” e scopre che il ripristino della pena di morte può offrire molti vantaggi. Il rettore di una grande università viene trovato morto: indosso, soltanto calze a rete e lunghi guanti di seta. Un giovane disoccupato consuma il suo viaggio di iniziazione trasferendo una macchina rubata dalla frontiera statunitense a un luogo sperduto del Messico. Un gruppo di condomini padani si organizza per stroncare il viavai di prostitute nel quartiere e finisce per aggredire una vicina, colta in flagrante adulterio con la guardia giurata meridionale. Di sventura in sventura, dai giochi e dai paradossi del caso alle torbide trame della ragione, Pino Cacucci, con ironia, sarcasmo e, talvolta, con dichiarata cattiveria, ricostruisce il puzzle di un universo pieno di trappole ed equivoci. Sulla cui apparente tranquillità soffia un vento che mette a nudo lo squallore e i poveri machiavellismi del quotidiano.
Puerto Escondido
- 350pagine
- 13 ore di lettura
Nuova edizione ampliata È il romanzo di viaggio attraverso un paese narrato dalla gente, da innumerevoli personaggi: bevitori incontrati in vivacissime bettole, autisti di squinternate corriere, meccanici-filosofi e gommisti-antropologi, vecchi indios dalla saggezza velata di ironia, giovani teppisti delle bande metropolitane o allevatori di galli da combattimento che si rivelano custodi di antiche tradizioni. Un caleidoscopio di comparse sullo sfondo di un Messico sornione, sempre pronto ad infiammarsi senza preavviso, capace di stupire il viandante ad ogni angolo di strada. Pino Cacucci osserva, ascolta, registra, reinventa, guidato dalla certezza che le storie tramandate sono più vere della storia ufficiale.
Nella vita da uomo qualunque dell’architetto Pablo Simó c’è una fessura inconfessabile, una crepa che gli tormenta la coscienza: Nelson Jara. Forse era solo un piccolo truffatore, una “canaglia”, ma anche Pablo Simó sa di essere una canaglia, nonostante l’apparenza di irreprensibile professionista e buon padre di famiglia. Come una crepa che si allunga e si allarga, tutte le piccole certezze quotidiane di Pablo si sgretolano: una giovane donna che sembra sapere chissà cosa su Jara scatena in lui un’attrazione dirompente, la famiglia va in frantumi, il lavoro diventa insopportabile, e passo dopo passo la tentazione di essere canaglia fino in fondo lo travolge. Ancora una volta Claudia Piñeiro ci narra i piccoli inferni di una variegata umanità, nella monumentale Buenos Aires invasa dal cemento delle speculazioni edilizie dove l’apparenza, più che mai, inganna.
La donna del ritratto
- 352pagine
- 13 ore di lettura
A Barcellona, in una torrida serata d’agosto, all’uscita da un cinema Tomás rivede dopo anni Claudia, il suo amore dei tempi del liceo. Lui è solo, sua moglie è in viaggio per lavoro. Anche lei è sola, separata dal marito, e per la prima volta ha lasciato il figlio con i nonni per concedersi un po’ di libertà. Potrebbe essere un’occasione per trascorrere una serata piacevole... Ma Tomás, che sta vivendo un periodo in assetto precario – un matrimonio che si trascina senza entusiasmo, un lavoro all’università da eterno assistente –, interpreta questo incontro come un segno del destino, e dopo ventiquattr’ore è già pronto a scommettere che Claudia è, ed è sempre stata, la donna della sua vita. Trascinato da un’esaltazione adolescenziale, il riflessivo professore insegue con tutte le forze un amore appena intuito, ritrovandosi al centro di un’avventura erotica che ben presto assume i contorni del giallo. Dopo una notte di passione, infatti, quando Tomás è disposto a mettere a repentaglio tutte le certezze della sua esistenza, Claudia svanisce nel nulla, lasciandolo in preda ad atroci sospetti, costretto a intraprendere una ricerca affannosa e a combattere, al tempo stesso, con le ossessioni generate dalla sua mente.
Paris-Austerlitz
- 112pagine
- 4 ore di lettura
Il narratore di questa storia, un giovane pittore madrileno di famiglia benestante e affiliato al Partito comunista, ricorda, in una confessione che forse deve a se stesso, e nella quale a volte sembra volersi giustificare, i passi che l’hanno portato a chiudere la sua relazione con Michel, l’uomo che lo ha accolto nella sua casa, nel suo letto, nella sua vita quando il giovane pittore era rimasto senza un tetto a Parigi. Un romanzo che indaga le ragioni del cuore, a volte tanto mendaci quanto irrinunciabili, senza prendere come certa la natura consolatoria dell’amore o la sua forza redentrice.
Camminando
Incontri di un viandante
Il senso del viaggio per Pino Cacucci sta nel fermarsi ad ascoltare chiunque abbia una storia da raccontare: quella della propria vita e delle passioni che l'hanno segnata. Ognuno dei capitoli del libro è dedicato a una di queste conversazioni, è un viaggio con chi narra attraverso i racconti di vicende tragiche, comiche, assurde. I personaggi sono noti e meno noti, per lo più originari dell'America Latina, e soprattutto del Messico; ma vengono percorse anche strade europee, come quelle della Germania o della Spagna. Vi troviamo gli scrittori Luis Sepúlveda, Daniel Chavarría, Paco Taibo I, il musicista Steven Brown, i giornalisti Maruja Torres, Emilio Surí, assieme a semplici "comparse" della storia, che hanno vissuto negli scenari di guerre, resistenze, rivoluzioni, e spesso sono state costrette all'esilio. Muovendosi tra questi personaggi senza patria e cosmopoliti, senza mai indulgere alla commiserazione, Cacucci presta orecchio a chiunque abbia una storia che valga la pena ascoltare e rinarrare per poterla sottrarre all'oblio, riscattandone la memoria.
Io, Marcos. Il nuovo Zapata racconta
- 125pagine
- 5 ore di lettura
Il volume raccoglie le interviste realizzate da Marta Duran de Huerta al subcomandante Marcos, eroe della guerriglia zapatista nel Chiapas. Attraverso aneddoti e riflessioni, Marcos lascia emergere le avventurose vicende che hanno segnato e continuano a segnare la vita sulle montagne del Chiapas: si va dal commovente racconto della bimba morta di dissenteria per mancanza di medicinali alla lettura della carta dei diritti delle donne indie, dal nobile affresco della comunità india alla disincantata percezione della fatica esistenziale (con inevitabili episodi di ubriachezza e violenza) da cui è afflitto quel popolo che rischia di essere condannato a sparire. Nessuna dissertazione politica e molta, molta partecipazione affettiva.



