"Il mare verticale" non è solo un romanzo: è un saggio, un racconto filosofico-antropologico, una narrazione di idee. Partendo dal presente, la vicenda sia articola in una rappresentazione fantastica in cui il protagonista regredisce fino ad identificarsi con l'uomo preistorico. Un'opera affascinante del multiforme Saviane.
Giorgio Saviane Libri



"Vorrei essere colpevole per respirare" afferma il protagonista coinvolto in un processo per l'accusa di un militante in un partito scandalistico. Nessun tormento equivale a quello dell'inquisito innocente. Il rogo ha una fine, l'innocenza non finisce mai di immolarsi: "per tutti gli anni del processo, ma anche dopo. Dovevo continuare a difendermi. Ma cosa vuol dire difendersi? E' la storia degli uomini, dei lupi, dei petali. Ogni tanto giacciono nei colori dell'abbandono". Il romanzo è preceduto dall'introduzione di Piero Luigi Vigna, Procuratore della Repubblica di Firenze.