«Il Diavolo, essendo venuto a prenderla per condurla al sabba, le dette un unguento nerastro col quale si strofinò la schiena, il ventre e lo stomaco. Poi, rivestitasi, uscì dalla porta e fu immediatamente sollevata in aria a grande velocità…»: è la confessione rilasciata da una vedova condannata a morte per stregoneria e satanismo nel 1617. D'altronde chi non confesserebbe tutto ciò che la commissione giudicante vuole sentire, pur di porre fine all'agonia della tortura? Nell'Europa moderna la convinzione che le streghe siano ovunque si diffonde a macchia d'olio. Si pensa che, riunite in sette segrete, cospirino contro la stessa civiltà cristiana. Una minaccia tanto grave esige una pronta risposta. La 'caccia' si scatena in grande stile. Nell'Europa di età moderna divampa il terrore, divorante e ossessivo, delle streghe. Accusate di praticare malefici e di adorare il diavolo, bruciano sul rogo almeno in 45 mila. Perché questa mattanza? Chi erano le accusate? Chi gli accusatori?
Alberto Rossatti Ordine dei libri


- 2012
- 2006
Quella sera dorata
- 318pagine
- 12 ore di lettura
Quando qualcuno si accinge a scrivere la biografia di qualcun altro, parenti e amici del biografato cercano quasi sempre di ostacolare un'iniziativa che, in un futuro minacciosamente vicino, li costringerebbe a leggere la solita compilazione di svarioni, congetture e voli di fantasia non autorizzati. È quindi ovvio che né la moglie, né il fratello, né l'amante del defunto Jules Gund, autore di un solo e venerato libro, desiderano che il giovane Omar Rezaghi si rechi nella tenuta di famiglia in Uruguay, e s'impicci di faccende – piuttosto scabrose, fra l'altro – che non lo riguardano. Ma Omar ha una fidanzata che ripone in lui consistenti aspettative, e lo mette, di fatto, sul primo aereo per il Sudamerica – ignorando di consegnarlo così, nel ruolo di amoroso, a tre consumati professionisti della dissimulazione. È solo l'inizio di una commedia brillante e feroce, dove nessuna combinazione di fatti, sentimenti o rivelazioni è esclusa in partenza: e la regia di Peter Cameron, alternando concessioni alla platea e battute al vetriolo, costruisce sotto i nostri occhi una scena perfetta, che sembra immaginata da Noël Coward o Tennessee Williams, ed è invece solo quella in cui viviamo.