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Alina Bronsky

    1 gennaio 1978

    Alina Bronsky esplora temi di trauma generazionale e problematiche sociali nella sua opera. La sua scrittura è caratterizzata da un distacco ironico e da un'acuta osservazione delle relazioni umane. Crea personaggi che lottano con il proprio destino e cercano il proprio posto nel mondo. Il suo stile distintivo è sia potente che unico.

    Alina Bronsky
    Broken Glass Park
    Barbara Isn’t Dying
    Baba Dunja's last love
    Outcast
    I piatti più piccanti della cucina tatara
    L' ultimo amore di Baba Dunja
    • 2016

      Baba Dunja è tornata a casa. Le radiazioni nucleari non le hanno impedito di rimettere piede per prima nel paese natio (a due passi da Chernobyl). Qui, insieme a poche anime che si sono via via aggiunte, si tenta di ricominciare a vivere. Perché la vita è ancora bella, nonostante l'età e nonostante intorno ci siano frutti di bosco dalle forme strane, uccelli particolarmente chiassosi, ragni che tessono instancabili le loro tele e persino lo spirito di qualche morto che si affaccia in strada per una chiacchierata. Le giornate scorrono per il malato Petrov che legge poesie d'amore sulla sua amaca, per la corpulenta Marja che non sa dire addio al proprio gallo Konstantin, per Baba Dunja che scrive lettere alla figlia Irina, chirurgo in Germania, fino a quando uno straniero arriva in paese con la sua bambina e il tran tran della piccola comunità viene sconvolto.

      L' ultimo amore di Baba Dunja
    • 2014

      Lei è diversa da tutti La sua vita ha uno scopo Se lei è tua madre, tu chi sei? Juliana ha 15 anni e vive in una società rigidamente strutturata dove i Normali controllano tutto e si tengono rigorosamente lontano da coloro che si comportano in modo anticonvenzionale. Juliana frequenta il liceo, abita in un quartiere ordinatissimo e segue tutte le regole della Normalità. Suo padre, esempio di omologazione e sua madre, una pittrice per hobby e più originale, sono separati. All’improvviso la madre scompare, la casa è sottosopra e piena di polizia e il padre sembra stranamente tranquillo. Cosa succede? E perché Julie sente suo padre definire sua madre una fata, uno degli essere più temuti e disprezzati dalla società dei Normali? In una corsa contro il tempo Julie dovrà confrontarsi con una realtà ben diversa da quella in cui è cresciuta. Dove le cose e le persone non sono bianche o nere e dove la diversità, l’originalità sono fonti di ricchezza e non cose da combattere. Ma è pericoloso là fuori, violento e pieno di sorprese. Julie ritroverà sua madre? E troverà se stessa?

      Outcast
    • 2011

      Certo è meglio non incontrarli nella vita reale i cattivi, ma incontrarli nelle pagine di un libro può essere invece appassionante. La protagonista di questo romanzo della Bronsky è così. Crede sempre di agire per il meglio degli altri, e delle altre, figlia e nipote. E invece le strumentalizza, le manipola, non si ferma davanti a nessuna nefandezza. Mette la propria smisurata energia al servizio solo di se stessa e del suo interesse.

      I piatti più piccanti della cucina tatara