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Erich von Däniken

    14 aprile 1935
    Erich von Däniken
    Arrival of the Gods
    I misteri dell'archeologia
    L' impronta di Zeus
    Gli occhi della sfinge
    Cronache da un altro passato
    Il giorno del giudizio è già cominciato
    • 2013

      Come vivevano i nostri progenitori agli albori della civiltà? La tesi di von Däniken, pioniere dell’archeologia eretica, è che l’età della pietra sia stata ben diversa da quella descritta dagli storici fino a oggi. Come avrebbero potuto uomini ancora primitivi erigere il capolavoro architettonico e astronomico che si può ammirare a Xochicalco, in Messico? O il complesso megalitico che si trova a Newgrange, in Irlanda? Lì, da oltre 5.000 anni, il giorno del solstizio d'inverno si rinnova un piccolo miracolo: alle 9.58 del mattino un raggio di sole penetra in un possente monolito attraverso un'apertura lunga appena 20 centimetri. Si tratta di un osservatorio sotterraneo, e le aperture nel tetto a cupola obbediscono a precisi calcoli matematici. Monumenti come questo si ritrovano, inseriti in un reticolato misterioso e invisibile, in ogni angolo del pianeta: nell'America centrale e meridionale, in Spagna, nelle isole britanniche, in India. Sono muti testimoni di una civiltà che pare svanita nel nulla. Miti, antichi testi e reperti archeologici di età preistorica indicano che sin dalla notte dei tempi gli uomini sono stati influenzati da segnali e conoscenze ricevuti dal cosmo. Quella che ci si presenta, così, è tutta un'altra storia. Anzi, un'altra preistoria.

      Cronache da un altro passato
    • 2001

      Delfi, Troia, il labirinto del Minotauro, gli Argonauti, il Vello d'Oro, la leggendaria Atlantide: l'antica Grecia trabocca di storie spettacolari e fantastiche. Per non dire di esseri ibridi dotati di forza eccezionale, di macchine volanti, di navi che spuntano dalle profondità degli abissi. Davvero tutto questo è solo frutto della mente di visionari e narratori? Per la prima volta, il "padre" dell'archeologia eretica dedica un'opera alla culla della cultura europea, offrendo una prospettiva rivoluzionaria: le antiche cronache, frettolosamente archiviate come "racconti mitologici", sono in realtà sbiadita memoria di fatti avvenuti, e testimoniano come, milioni di anni fa, sia esistita una civiltà tecnologicamente avanzata. Le parole di Solone e Platone, gli illuminanti indizi, gli sconcertanti reperti che, prima d'ora, sono stati deliberatamente ignorati, ci guidano verso un'affascinante conclusione: il genere umano non è stato sempre solo.

      L' impronta di Zeus