Nel corso del lavoro per la sua monumentale biografia di Kafka, Reiner Stach ha isolato novantanove «reperti» che corrispondono ad altrettanti momenti ed episodi, testimoniati dallo scrittore stesso o da suoi amici e contemporanei. Tale mosaico ci mostra un Kafka poco conosciuto: frequentatore di casinò e bordelli, o di un collezionista di foto osé, o in ufficio in preda al fou rire di fronte al sussiegoso superiore, o fra gli appassionati di nuoto e d'aeroplani, o seduto in giostra in mezzo a ragazzine vocianti, ma anche abile falsificatore della firma altrui – si tratti di Thomas Mann o di una sedicenne vagheggiata a Weimar... Fra le sorprese che ci riserva il libro vi è la prima Lettera al padre, rivolta ancora ai «Cari genitori», e la piantina dell'appartamento in cui Gregor Samsa si risveglia trasformato in un insetto. Se esilarante è la pubblica lettura della Colonia penale in una galleria di Monaco, dove gli astanti cadono in deliquio o fuggono, incapaci di reggere quell'«odore di sangue», mentre Kafka prosegue imperterrito, commovente è la storia delle lettere che lo scrittore attribuisce a una bambola persa in un parco di Berlino, per consolare una bambina in lacrime. Lettere perdute per sempre. Conservato è invece l'appello a Kafka di un infelice messo alle strette dalla cugina che non comprende il senso della Metamorfosi.
Reiner Stach Ordine dei libri
1 gennaio 1951
Reiner Stach è un autore e biografo di Franz Kafka, focalizzato su un'analisi approfondita della sua opera e vita. Il suo lavoro è caratterizzato da una ricerca meticolosa e dallo sforzo di comprendere il mondo interiore e l'eredità letteraria di Kafka. L'approccio di Stach illumina la complessità dei testi kafkiani e la loro duratura influenza sulla letteratura moderna. I lettori apprezzano la sua capacità di presentare l'opera di Kafka in modo nuovo e coinvolgente.







- 2016