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David Diop

    David Diop è cresciuto in Senegal e attualmente insegna all'Università di Pau. La sua opera letteraria esplora le profondità dell'esistenza umana con un occhio attento ai dettagli e una voce poetica. Crea narrazioni che risuonano con verità emotiva ed esplorano temi universali.

    David Diop
    Reise ohne Wiederkehr oder Die geheimen Hefte des Michel Adanson
    V noci je každá krev černá
    Hammer Blows
    Beyond the Door of No Return
    Civilization or Barbarism
    Fratelli d'anima
    • 2019

      Fratelli d'anima

      Romanzo

      • 122pagine
      • 5 ore di lettura

      Sul fronte occidentale, nelle trincee francesi, tra i soldati bianchi coi loro vistosi calzoni rossi spiccano i fucilieri senegalesi, «i cioccolatini dell'Africa nera», come li chiama il capitano Armand. Prima di ogni assalto, il capitano non manca di ricordare loro che sono l'orgoglio della Francia, «i più coraggiosi dei coraggiosi», un autentico incubo per i nemici che hanno paura dei «negri selvaggi, dei cannibali, degli zulù». I senegalesi ridono contenti. Poi, mettendosi in faccia gli occhi da matto, sbucano fuori dalla trincea con il fucile nella mano sinistra e il machete nella destra. Alfa Ndiaye e Madenba Diop sono amici, fratelli d'anima cresciuti insieme in Africa, lontano dai freddi accampamenti del fronte. Quando in trincea risuona il colpo di fischietto del capitano, escono anche loro dal buco urlando come selvaggi indemoniati per non apparire meno coraggiosi degli altri. Un giorno, però, Madenba viene ferito mortalmente e, con le budella all'aria, chiede per tre volte ad Alfa di dargli il colpo di grazia. Per tre volte Alfa si rifiuta e, dopo una lunga e atroce agonia, Madenba muore. La morte dell'amico consegna Alfa all'impensabile, a tutto ciò che gli antenati e il mondo di ieri avrebbero proibiti e che invece la grande carneficina concede. A ogni fischio di chiamata del capitano Armand, Alfa si precipita fuori dalla trincea e corre verso i «nemici dagli occhi azzurri», uccidendo senza pietà e tagliando alle sue vittime una mano come trofeo di guerra. Una, due, tre, quattro... otto mani. Come un demone, uno stregone, un divoratore di anime, che soltanto una voce dal mondo di ieri potrebbe salvare... Romanzo che è valso al suo autore il prestigioso premio Goncourt des Lycéens e l'entusiastico e unanime apprezzamento della critica, Fratelli d'anima mostra come nel naufragio totale della civiltà rappresentato dalla Grande Guerra non soltanto l'Europa, ma anche una parte non trascurabile dell'Africa perse la su anima e la millenaria tradizione che la custodiva.

      Fratelli d'anima