Il romanzo provocò nel 1967 la irrimediabile frattura tra lo scrittore e le autorità sovietiche. Nel reparto oncologico dell'ospedale di una città dell'Asia centrale si incontrano, senza riuscire a entrare in comunicazione, donne e uomini che hanno alle spalle esistenze diverse. L'incombere della malattia e della morte li costringe a fare il bilancio della propria vita, ma anche a confrontarsi con la spada di Damocle del fato. Il valore dei singoli si misurerà sulla base della loro capacità di far tesoro dell'esperienza della vita e della sofferenza e di riuscire a trasferire nel mondo esterno le riflessioni avviate in quella corsia d'ospedale.
Christiane Auras Libri



Alexander Solschenizyn schildert in seinem inzwischen weltberühmten Roman eine durch die Präsenz des Todes aneinandergefesselte Gesellschaft: Patienten und Ärzte, Funktionäre und Häftlinge, Denunzierte und Denunzianten in der Krebsstaion eines Krankenhauses im asiatischen Russland.
Sergej Esenin - Bilder- und Symbolwelt
- 211pagine
- 8 ore di lettura
Der mit Esenin in den 20er Jahren befreundete Dichter V. Erlich hat einen Ausspruch überliefert, der Esenins Verhältnis zur eigenen Biographie zwar stilisiert, in dieser Stilisierung aber einen Grundzug trifft: „Wenn du jemals über mich schreiben willst, so schreibe: er lebte nur durch seine Kunst, und nur mit ihr ging er durchs Leben.“