Con Nietzsche avviene questo: qualsiasi affermazione leggiamo su di lui ci spinge subito al dubbio. Troppe, per un secolo, sono state le falsificazioni, troppe le appropriazioni indebite della sua opera. È dunque con grande sollievo che ci accostiamo a questo libro di Montinari, poiché sappiamo che è lo studioso a cui più deve la conoscenza precisa, puntuale, testuale del pensiero e della vita di Nietzsche. Per vent’anni Montinari convisse con le carte di Nietzsche nell’Archivio Goethe-Schiller di Weimar. Per primo decifrò testi decisivi, sino ad allora inediti (circa tremila pagine). Infine, insieme a Giorgio Colli, elaborò il tessuto filologico dell’edizione critica apparsa presso Adelphi a partire dal 1964 – edizione che lo stesso Colli aveva propugnato con vigore fin dagli anni Cinquanta. Ormai Montinari, in certo modo, sapeva troppo su Nietzsche per racchiudere le sue conoscenze in un’opera. Scelse così, provvisoriamente, di scrivere almeno un libro di sicura utilità, che consentisse a ogni lettore di individuare «che cosa ha detto Nietzsche», lasciando poi a ciascuno – come giusto – il compito di addentrarsi in che cosa «ciò che ha detto Nietzsche» significa. Che cosa ha detto Nietzsche risale al 1975.
Mazzino Montinari Libri
Mazzino Montinari fu un filosofo e filologo italiano, considerato uno dei massimi editori e interpreti dell'opera di Friedrich Nietzsche. Il suo contributo fondamentale consistette nel mettere in discussione l'autenticità e l'affidabilità delle edizioni pubblicate de 'La Volontà di Potere' di Nietzsche, che a suo dire furono manipolate e corrotte dalla sorella e da altri curatori. Attraverso i suoi studi critici e le sue traduzioni dell'opera nietzschiana, Montinari diede un contributo di primaria importanza alla comprensione e all'interpretazione della sua filosofia. Pubblicò i suoi lavori con la rinomata casa editrice Adelphi e co-fondò la rivista internazionale Nietzsche-Studien.






Zarathustra, inspiriert von einem persischen Religionsstifter des 6. Jahrhunderts v. Chr., bekämpft den Nihilismus, der aus der Erkenntnis 'Gott ist tot' hervorgeht. Er strebt danach, einen neuen Glauben zu etablieren: den Glauben an den 'Übermenschen'. Während schwache Menschen den Geboten des toten Gottes folgen, sucht der Übermensch sein Heil in der Erde, der Macht, Vitalität und Stärke, um der Welt einen neuen Sinn zu geben. Der Übermensch ist in der Lage, alte moralische Werte abzuschaffen und in völliger Freiheit das Lebensgefühl zu verbessern. Das Werk besteht hauptsächlich aus Zarathustras Reden. Um den nihilistischen Folgen des christlichen Denkens zu entfliehen, zieht sich Zarathustra mit 30 Jahren in eine Höhle zurück, wo er die Lehre vom Übermenschen entwickelt. Das Buch gliedert sich in vier Teile: In den ersten beiden verkündet Zarathustra die Lehre vom Übermenschen. Im dritten Teil formuliert er den zentralen Gedanken seiner Philosophie: 'Grund aller Dinge ist die ewige Wiederkehr des Gleichen mit ihrer Sinnlosigkeit.' Er widerspricht einem übergeordneten Sinn und erkennt den schöpferischen Willen der Menschen, der Götter und des Lebens. Im letzten Teil wird Zarathustra von Menschen um Hilfe gebeten, um die Verzweiflung nach dem Tod Gottes zu überwinden. Trotz anfänglichem Mitleid siegt sein Wissen um die Wiederkehr des Gleichen, wodurch er die christlichen Werte verwirft und dem Ideal des Übermenschen entsprich
Sämtliche Werke. Band 8
Kritische Studienausgabe in 15 Bänden
Band 6 der Kritischen Studienausgabe enthält folgende, von Nietzsche selbst herausgegebene Werke: ›Der Fall Wagner. Ein Musikanten-Problem‹ (1888), ›Götzen-Dämmerung oder Wie man mit dem Hammer philosophiert‹ (1889). Der Band enthält außerdem die nachgelassenen Schriften, die Nietzsche zwischen August 1888 und Anfang Januar 1889 verfasste. Die Schriften, deren Publikation Nietzsche nachweislich bis zum 2. Januar 1889 beabsichtigte, sind (in der Reihenfolge ihrer Entstehung): Der Antichrist. Fluch auf das Christenthum‹; ›Ecce homo. Wie man wird, was man ist‹; ›Dionysos-Dithyramben‹. Auf die Veröffentlichung der kleinen Schrift ›Nietzsche contra Wagner. Aktenstücke eines Psychologen‹ verzichtete Nietzsche am 2. Januar 1889; sie erscheint deshalb als letzte in dieser Reihe, und zwar in der Fassung, die er bis dahin genehmigt hatte.
"Dedicato alla memoria di Voltaire nell'anniversario della sua morte avvenuta il 30 maggio 1778" volle scrivere Nietzsche sul frontespizio della prima edizione di Umano, troppo umano, quasi a sottolineare il carattere "illuministico" di questa sua opera. Scritto tra il 1876 e il 1879, il libro, nella sua forma definitiva, comprende due volumi, nel secondo dei quali Nietzsche raccolse Opinioni e detti diversi e II viandante e la sua ombra, già pubblicati separatamente. Circola in quest'opera, che rifiuta la tentazione metafisica e le sue cristallizzazioni dogmatiche di un conoscere separato dalla vita, una sorta di sottile e spregiudicata ebbrezza intellettuale che cattura il lettore per la ritmica felicità espressiva, perfettamente aderente al gusto della conquista interiore.
Sämtliche Werke. Band 11
Kritische Studienausgabe in 15 Bänden
Sämtliche Werke. Band 12
Kritische Studienausgabe in 15 Bänden
Sämtliche Werke. Band 13
Kritische Studienausgabe in 15 Bänden
Sämtliche Werke. Band 9
Kritische Studienausgabe in 15 Bänden
Sämtliche Werke. Band 10
Kritische Studienausgabe in 15 Bänden



