Più di un milione di libri, a un clic di distanza!
Bookbot

Mario Rigoni Stern

    1 novembre 1921 – 16 giugno 2008

    Le opere letterarie di Mario Rigoni Stern sono profondamente radicate nelle sue esperienze personali, in particolare quelle del suo periodo come soldato. La sua scrittura è caratterizzata da una profonda comprensione della natura umana e del mondo naturale, spesso ambientata in contesti rustici. Stern cattura magistralmente la natura fugace della vita e la resilienza dello spirito umano di fronte alle avversità. La sua prosa è concisa, precisa e profondamente evocativa, lasciando un'impressione duratura sul lettore.

    Storia di Tönle
    Le stagioni di Giacomo
    Compagno orsetto
    Amore di confine
    Stagioni
    Un anno sull'altipiano
    • 2023
    • 2014

      Compagno orsetto

      • 49pagine
      • 2 ore di lettura

      Nella periferia di una grande città della Siberia ogni pomeriggio i ragazzi del quartiere si ritrovano a giocare nei giardini che confinano con una grande foresta di pini e betulle. Giocano con le slitte, costruiscono pupazzi, fanno gare di corsa con gli sci e battaglie a palle di neve. Che cosa succederà quando si avvicinerà incuriosito un orsetto? Che cosa farà la sua mamma, un grosso bestione immobile nella neve al limitare della vicina foresta? E che cosa succederà quando, qualche tempo dopo, un bambino rivedrà l'orso dalla finestra di casa sua e morirà dalla voglia di giocare con lui? Il libro racconta la storia vera di un indimenticabile pomeriggio di giochi tra un gruppo di bambini e un orso bruno, e del magico rapporto che si crea tra di loro. Mario Rigoni Stern si conferma attento osservatore e conoscitore del mondo degli animali, che sa descrivere con grande sensibilità. Età di da 7 anni.

      Compagno orsetto
    • 2008

      Questo libro è il percorso di una vita. Nato da un profondo rispetto della natura, del suo equilibrio e della sua grazia, rievoca grandi avvenimenti della Storia e piccole vicende personali, in un flusso scandito dall'alternarsi delle stagioni. Nella memoria dell'autore ogni cosa ha lo stesso spazio, la stessa dignità; ogni frammento trova la giusta collocazione all'interno di un quadro che Rigoni Stern, uomo di montagna, dipinge dei colori più vivi. Accanto alla campagna di Russia e alla drammatica esperienza del Lager riemergono così episodi apparentemente marginali, che tuttavia danno il senso di una vita: dai suoi giochi di ragazzo alle prime battute di caccia, da una visita alla Reggia di Versailles al bel gallo regalato all'amico Vittorini, che però, a mangiarlo, si rivela selvatico e coriaceo ... E poi ancora antichi riti e vecchie tradizioni, uomini e affetti di altre epoche, alberi e animali destinati ad annunciare il nuovo clima e la nuova stagione, luoghi e paesaggi forse dimenticati ma sempre carichi di storia e di ricordi: su tutto lo sguardo, a volte divertito a volte malinconico, dell'autore, testimone del suo tempo e di un passato che continua a riaffiorare

      Stagioni
    • 2006

      Le stagioni di Giacomo

      • 160pagine
      • 6 ore di lettura

      Una piccola comunità dell'altipiano di Asiago, nel Veneto, è uscita stremata dalla Grande Guerra: ovunque macerie, povertà, disoccupazione. Chi non emigra all'estero ha davanti a sé come unico lavoro possibile quello del «recuperante»: battere la montagna alla ricerca dei residui bellici da rivendere ai grossisti di metalli per pochi centesimi. Giacomo, il protagonista del romanzo, apprende il mestiere fin da bambino, quando una giornata di recupero significava un concreto aiuto al magro bilancio familiare, o un piccolo svago domenicale: al seguito del padre e nel silenzio dei monti, Giacomo impara a dialogare con i soldati scomparsi, ma anche a conoscere la natura e a decifrarne il linguaggio segreto, ad amare piante e animali. Quello che Rigoni Stern racconta è un mondo ancora integro, dominato da un forte senso della comunità, sapiente nella sua conoscenza e nel rispetto della natura e dei suoi ritmi: una civiltà armoniosa che oggi appare come travolta da un degrado irreversibile. L'autore ce la restituisce con poetica semplicità in un libro che è insieme testimonianza appassionata, narrazione di memoria e «foto di gruppo» di profonda verità umana.

      Le stagioni di Giacomo
    • 2006
    • 2000

      Un anno sull'altipiano

      • 215pagine
      • 8 ore di lettura

      Scritto nel 1936, apparso per la prima volta in Francia nel '38 e poi da Einaudi nel 1945, questo libro è ancora oggi una delle maggiori opere che la nostra letteratura possegga sulla Grande Guerra. L'Altipiano è quello di Asiago, l'anno dal giugno 1916 al luglio 1917. Un anno di continui assalti a trincee inespugnabili, di battaglie assurde volute da comandanti imbevuti di retorica patriottica e di vanità, di episodi spesso tragici e talvolta grotteschi, attraverso i quali la guerra viene rivelata nella sua dura realtà di "ozio e sangue", di "fango e cognac". Con uno stile asciutto e a tratti ironico Lussu mette in scena una spietata requisitoria contro l'orrore della guerra senza toni polemici, descrivendo con forza e autenticità i sentimenti dei soldati, i loro drammi, gli errori e le disumanità che avrebbero portato alla disfatta di Caporetto.

      Un anno sull'altipiano
    • 1998

      Sentieri sotto la neve

      • 124pagine
      • 5 ore di lettura

      Sedici racconti di memoria e verità. «E a sera, attorno al fuoco, fumando trinciato forte, ci raccontavamo storie e vicende della vita [...] Lassù la montagna è silenziosa e deserta. La neve che in questi giorni è caduta abbondante ha cancellato i sentieri dei pastori, le aie dei carbonai, le trincee della Grande guerra, le avventure dei cacciatori. E sotto quella neve vivono i miei ricordi». * * * Questo è un libro intriso di memoria. Seguendo con fedeltà le tracce degli uomini, non arrendendosi alle ragioni del tempo, ogni racconto trae in salvo con uguale magia qualcosa o qualcuno: i tanti nomi della neve, un pastore solitario che parla con amore alle sue pecore, paesaggi scomparsi, la storia di un popolo, un giovane legnaiolo la cui esistenza è sconvolta dall'apparizione di una strega bellissima e impietosa, una famiglia di caprioli, un focolare intorno al quale si raccolgono vivi e morti intrecciando rimpianti e speranze, e poi i tanti intensissi¬mi ricordi personali: l'infanzia, la guerra, la prigionia. I ricordi si coagulano in frammenti o si dilatano in narrazioni estese di grande potenza, come quella che apre il libro, incentrata sulla lunga marcia verso casa di un uomo uscito dal Lager, gracile scheletro che arranca tra i rlitti lasciati dalla guerra. Sentieri sotto la neve è una raccolta di voci che si alzano contro il silenzio incombente da più parti sulla nostra storia e sulla nostra identità. Quelle voci raccontano gli eventi inauditi che appartengono al passato di tutti noi, compreso chi non c'era, ma narrano anche di luoghi dimenticati, di lingue antiche, di una fauna e di una flora in continua trasformazione, di tutto quanto insomma occorre nominare e descrivere con cura affettuosa perché esista ancora, e per sempre.

      Sentieri sotto la neve