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Luca Scarlini

    Lustrini per il regno dei cieli
    Marlene Dietrich
    • Non è probabilmente possibile trovare l’erede, o una nuova impossibile versione di Marlene Dietrich, una delle donne più belle, originali e inclassificabili del Novecento. Meglio allora cercare di capire ciò che questa creatura geniale, innovativa, indisciplinata, abbia lasciato nella memoria, spesso distratta e disastrata, della nostra storia, di cui è stata parte, da protagonista, con bellezza e profonda intelligenza.

      Marlene Dietrich
    • Lustrini per il regno dei cieli

      Ritratti di evirati cantori

      • 96pagine
      • 4 ore di lettura

      Lustrini per il regno dei cieli racconta da una angolazione inedita una vicenda notissima, eppure sempre avvolta da mistero, della storia d’Occidente e soprattutto d’Italia. I castrati, o evirati cantori, o soprani eunuchi, secondo le varie terminologie che li definivano, sono più spesso stati raccontati, infatti, per chiave di parodia o caricatura, oppure, il che ha lo stesso impatto, come simboli, fantasmi di un’epoca oscura. Dalle cappelle vaticane, dove incarnarono la cifra della controriforma, interpretando il misterioso "Miserere" di Gregorio Allegri, copiato a memoria da Mozart bambino, sciamarono, insieme al melodramma, per tutta Europa; alcuni di essi furono celebri, celeberrimi, come il proverbiale Farinelli; ma la maggior parte ebbero invece destino d’ombra e disgrazia. Cinque storie, note e ignote, permettono di ricostruire alcuni aspetti di questa vicenda, carica di gloria, ma soprattutto d’onta, che ebbe esito soprattutto nel Belpaese, fino al 1922, quando l’ultimo del genere, Alessandro Moreschi, morì lasciando di sé il nome di «angelo di Roma» e l’unica registrazione che un cantante del suo tipo abbia mai realizzato.

      Lustrini per il regno dei cieli