Paolo Roversi Ordine dei libri
Paolo Roversi è uno scrittore e giornalista le cui opere si addentrano nel regno del crimine e della suspense. La sua prosa, spesso ambientata in atmosfere urbane, esplora complesse motivazioni umane e dilemmi morali. Il magistrale storytelling di Roversi, influenzato dal suo background cinematografico e televisivo, immerge i lettori in narrazioni avvincenti. La sua voce letteraria è distintiva, risuonando con i lettori alla ricerca di narrativa avvincente e che stimola la riflessione.







- 2025
- 2015
Milano criminale
- 398pagine
- 14 ore di lettura
Via Osoppo, Milano, 27 febbraio 1958. Una banda di rapinatori assalta un furgone portavalori in una sequenza degna di Hollywood che resterà impressa nella memoria collettiva. Per Antonio Santi e Roberto Vandelli, due bambini del quartiere che assistono sbalorditi all'azione, è il giorno della vocazione. Il primo entrerà in polizia e darà la caccia ai più pericolosi criminali degli anni futuri, dal ladro gentiluomo Lampis (il Solista del Mitra) al folle e geniale Carminati. Il secondo diventerà il bandito più imprendibile e carismatico che l'Italia ricordi. Attraverso il loro duello e le loro storie private, Paolo Roversi ricostruisce, con un ritmo e una scrittura che non danno tregua, un'epoca indimenticabile della nostra storia recente e ci guida alla scoperta di una Milano dal fascino irresistibile.
- 2013
L'ira funesta
- 320pagine
- 12 ore di lettura
A volte basta un niente per sconvolgere la vita di una placida cittadina di provincia. Basta, per esempio, che l'unico farmacista, corso in ospedale dove sta per nascere il suo primo figlio, debba tenere chiuso il negozio: niente medicine per gli anziani e, soprattutto, niente medicine per il Gaggina, un colosso di centotrenta chili con il carattere dell'attaccabrighe di professione. Quel giorno, senza i suoi tranquillanti, non riesce a tenere a bada la propria ira: in sella a un motorino scassato tenta di assaltare la stazione dei carabinieri, irrompe nel bar della locale polisportiva, picchia un vigile che vuole fargli la multa, per poi barricarsi in casa minacciando con una katana da samurai chiunque si avvicini. Al Piccola Russia - così viene chiamato il borgo, dove le strade hanno tutte nomi di "compagni" e la giunta è monocolore dal 1948 - si scatena il consueto passaparola. "L'ennesima follia del Gaggina, state tranquilli, non farebbe male a una mosca" assicura qualcuno. Ma quando il corpo del vecchio Giuanìn Penna, appena tornato dall'America dopo trent'anni di assenza, viene trovato tra i campi, trafitto proprio da una spada, la situazione prende una brutta piega. A sbrogliare la matassa sarà chiamato il maresciallo Omar Valdes, alias "tenente Siluro", un militare tormentato e dal passato oscuro, in un'indagine ricca di sorprese e di una travolgente