Piet Hoffman, nome in codice Paula, è da anni un infiltrato per conto della polizia svedese. Ma Piet è anche un uomo qualunque, che ama sua moglie e accompagna a scuola i suoi due bambini. Per stroncare il traffico di stupefacenti di una mafia dell'Est, è costretto a entrare da criminale in un carcere di massima sicurezza. Ma qualcosa va storto. A Piet, assolutamente solo, braccato a ogni passo, sembra non essere rimasta scelta. Se vuole proteggere la sua famiglia, deve diventare criminale in tutto e per tutto. Intorno a lui si muovono Ewert Grems, vecchio commissario cocciuto di Stoccolma, poliziotti che si addestrano in America, killer senza frontiera, gangster polacchi all'assalto dell'Occidente, politici spaventati che non esitano di fronte al crimine. Il lato più oscuro della società alza un muro impenetrabile, davanti a un uomo solo e alla sua paura.
Elsa ha sette anni, ma non le riesce granché bene avere sette anni. A scuola dicono che è "molto matura per la sua età" e lei sa che significa "parecchio disturbata per la sua età". Sua nonna ha settantasette anni, e neanche a lei riesce granché bene avere la sua età. Dicono che è "arzilla", ma Elsa sa che vogliono dire "pazza". La nonna è anche il suo miglior amico, il solo, e insieme loro due hanno inventato un mondo alternativo dove non ci sono genitori che si separano, compagni di classe che fanno scherzi cattivi, un luogo dove tutti possono essere diversi e non c'è bisogno di essere normali. Ma un rivolgimento del destino sorprende Elsa lasciandola da sola con una lunga serie di lettere in cui la nonna chiede scusa a molte persone della sua vita. Elsa ha un compito, consegnare ciascuna lettera al suo destinatario. È l'inizio di una grande avventura: lettera dopo lettera, facendo la conoscenza di vicini di casa alcolizzati e vecchietti innamorati e cani isterici, Elsa conoscerà la vera (e sorprendente) vita di sua nonna. Fredrik Backman, con l'ironia tenera e commovente che aveva fatto amare L'uomo che metteva in ordine il mondo ai lettori di più di trenta paesi, ha scritto un altro romanzo dagli indimenticabili protagonisti. Una storia sul più importante dei diritti umani: il diritto di essere diversi, a tutte le età.
This captivating bestseller tells the true story of a miraculous encounter between a teenaged girl and a baby whale off the coast of California. It was the dark of early morning; Lynne was swimming her last half mile back to the pier after a long workout when she became aware that something was swimming with her. The ocean was charged with energy as if a squall was moving in; whatever it was felt large enough to be a white shark coursing beneath her body. In fact, it was a baby gray whale following alongside her. Lynne quickly realized that if she swam back to the pier, the young calf would follow her onto shore and die from collapsed lungs. On the other hand, if Lynne didn't find the mother whale, the baby would suffer from dehydration and starve to death. Something so enormous--the mother whale would be at least fifty feet long--suddenly seemed very small in the vast Pacific Ocean. How could Lynne possibly find her? This is the story--part mystery, part magical tale--of what happened.
Svezia, anni Settanta. In un villaggio solitario vicino alla costa, viene al mondo una bambina più simile a un'eschimese che a un'albicocca dorata, come aveva immaginato la madre nei sogni d'estate. Ha un nome lungo e complicato: Angela Rafaela Lo Mård, ma per tutti è Lo. Lo cresce spensierata, tra le corse all'aria aperta e i giochi con gli zii. La sua infanzia sembra srotolarsi come un lungo sogno felice, fino a quando, nel mezzo di un'estate senza fine, qualcosa si rompe. In un mattino caldo e secco scoppia un incendio lungo la linea ferroviaria. Bruciano i campi d'orzo e le rotaie, i topi, gli insetti e la terra scura. E quel giorno qualcosa cambia per sempre, anche se Lo ancora non lo sa. Lo stesso giorno Lo conosce Lukas, un ragazzo arrivato chissà quando dall'Ungheria, assieme al padre che vive come un animale selvatico e parla una lingua che il figlio non ha mai imparato. Tra i due nasce subito un rapporto strano e complice, costruito su gesti ruvidi e su una comprensione profonda. Insieme, nei pomeriggi dorati trascorsi al sicuro nella "capanna del pescatore", Lukas e Lo imparano a maneggiare le loro paure più remote: l'ombra di un passato che Lukas non ha mai conosciuto o forse ha voluto dimenticare, e il monito che la madre fece cadere sul cuore di Lo bambina. «Sta' attenta all'amore» le diceva allora, l'amore è come la febbre o la bancarotta, un veleno che si insinua nel corpo, e a niente servono i tentativi di tenerlo lontano. Ma l'adolescenza finisce presto e Lo e Lukas si troveranno divisi, la loro complicità logorata, svanita dietro abbandoni e tradimenti. A quel punto sarà Lo a decidere: si lascerà tutto alle spalle, la sua famiglia, Lukas, e poi Yoel e tutti gli uomini che incontrerà nel suo frenetico viaggiare (o fuggire) da Stoccolma a Budapest, da Cracovia a New York. Ma sempre con Lukas sullo sfondo. Quella che Anne Swärd ci racconta è una storia d'amore che non ha nulla di tradizionale. Il sentimento che lega Lo e Lukas è di un genere che tutti almeno una volta abbiamo sognato: sanno di appartenere per sempre l'uno all'altra, all'altra, sanno di non poter vivere l'uno senza l'altra. La tragedia è che sanno anche di non poter vivere l'uno con l'altra. Né con te, né senza di te. Ed è con grazia struggente che questa affermata scrittrice scandinava ci accompagna nel viaggio inquieto e senza meta che porta i due protagonisti a perdersi e lottare per ritrovare quel filo che li unisce indissolubilmente: il potere segreto del loro amore a rovescio.