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Alessandro Gallenzi

    1 gennaio 1970

    Questo autore, acclamato traduttore, poeta, drammatista e romanziere, è riconosciuto per il suo ampio respiro letterario. Le sue opere esplorano frequentemente profonde emozioni umane e complesse questioni sociali. Con un acuto senso della lingua e talento narrativo, arricchisce il mondo letterario con prospettive uniche e precisione stilistica. I suoi contributi letterari sono significativi e la sua scrittura affascina i lettori per profondità e impatto.

    Alessandro Gallenzi
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    Biblioteca Adelphi - 550: Il ratto del ricciolo
    • 2009

      Biblioteca Adelphi - 550: Il ratto del ricciolo

      Testo inglese a fronte

      • 168pagine
      • 6 ore di lettura

      Un certo Lord Petre ebbe l’ardire di tagliare surrettiziamente un ricciolo di Lady Arabella Fermor – e il gelo calò fra le due famiglie. Finché un giovane e già celebre poeta ricevette il delicato incarico di scrivere un testo che contribuisse a rasserenare gli animi. Futile occasione, si direbbe: se non che l’artista interpellato era il beffardo e geniale Alexander Pope, «piccolo usignolo» della Chiesa cattolica nell’Inghilterra settecentesca. Così solleticato, Pope compose un poemetto che per inventiva, passionalità ed estro poetico tocca punte di epicità omerica: non per niente lavorava a quel tempo a una memorabile traduzione dell’Iliade. La sua, però, è una guerra in miniatura, incentrata sull’eterna, risibile guerra dei sessi, dove l’infinitesimale, come in un reame gulliveriano – lo ha notato Peter Ackroyd –, giganteggia: «houppettes, nèi, ciprie, bibbie, billets-doux» recita un verso. Inutile dire che Il ratto del ricciolo riscosse un immediato, immenso successo di pubblico e suscitò inviperite reazioni nella buona società. Ma Pope non era tipo da subire passivamente le rampogne. E per ribattere trovò la soluzione ideale: si sobbarcò alla – per così dire – pars deconstruens, e scrisse un commento che è una chiave di lettura ultratendenziosa della sua stessa opera nonché la satira di ogni pretesa interpretativa. Utilizzando argomenti «coerenti e inconfutabili», stigmatizzò la fobia papista che avvelenava il clima inglese, fustigò pedanti e petulanti – e inventò una nuova forma di autopromozione.

      Biblioteca Adelphi - 550: Il ratto del ricciolo