Il mondo di Sonny Lofthus è crollato il giorno in cui, tornando a casa, ha trovato il padre, un poliziotto, morto suicida. Ha cominciato a drogarsi. Ora non ha neanche trent'anni ed è in prigione da dodici per duplice omicidio. Eppure c'è qualcosa in lui che ispira fiducia, perché nel carcere di massima sicurezza di Staten i compagni lo considerano una specie di confessore; gli raccontano le loro storie. La sua esistenza è ormai tutta lì, non ha più sogni né un'idea del futuro. Finché un detenuto gli rivela che in realtà suo padre è stato ucciso. In quel preciso istante Sonny riscopre una ragione per vivere e riacquistare la libertà: ha deciso di punire i colpevoli, uno alla volta.
Iwona Zimnicka Libri




Polizia
- 648pagine
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Il corpo massacrato di un poliziotto è ritrovato alle porte della capitale norvegese, sulla scena di un crimine rimasto irrisolto e su cui lui stesso aveva indagato. Qualche tempo dopo viene scoperto il cadavere di un suo collega: stesse modalità di esecuzione, stesse coincidenze. A questo punto non può essere un caso, ed è chiaro a tutti che l'assassino ha appena cominciato. Fermarlo è un lavoro per Harry Hole. Ma di Harry Hole non c'è traccia.
La città di Oslo è sommersa da una spessa coltre di neve e tutti, come ogni anno, aspettano con impazienza il Natale. L'Esercito della Salvezza lavora a tempo pieno per raccogliere fondi per i tossici, i rifugiati, i senzatetto, e i bravi cittadini si affrettano a fare donazioni per sentirsi in pace con la coscienza. Solo Harry Hole non si accorge di tutta la smania di bontà che lo circonda; il suo pensiero fisso è come sempre il whisky. Quando, però, durante un concerto di beneficenza, un membro dell'Esercito della Salvezza viene giustiziato in mezzo alla folla, il commissario decide di occuparsi delle indagini. E sulle tracce di un omicida senza scrupoli anche questa volta Harry Hole si immergerà negli angoli più bui e insospettabili dell'animo umano.
Una ragazza norvegese di poco più di vent’anni è stata uccisa a Sydney. L’ispettore Harry Hole della squadra Anticrimine di Oslo viene mandato in Australia per collaborare con la polizia locale e in particolare con Andrew Kensington, un investigatore di origini aborigene tanto acuto quanto misterioso. L’inchiesta si rivela subito complessa: l’omicidio della ragazza non è un caso isolato ma, probabilmente, l’ultimo anello di una lunga catena, e lo scenario in cui l’assassino agisce si allarga fino a comprendere fosche storie di droga e sesso. Un quadro a tinte così forti che Harry quasi vede proiettarsi sulle indagini l’ombra minacciosa di alcune figure della mitologia aborigena. In particolare quella di Narahdarn, il pipistrello che reca la morte nel mondo.