Il commissario Soneri e la strategia della lucertola
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Valerio Varesi è un romanziere noto per la sua narrativa poliziesca d'atmosfera, che crea avvincenti misteri che approfondiscono le complessità della società italiana contemporanea. Il suo lavoro esplora spesso ambiguità morali e la condizione umana, con un focus particolare sulle sfumature sociali e politiche. Attraverso il suo iconico commissario, Soneri, Varesi offre ai lettori un viaggio avvincente negli aspetti più oscuri della vita, dove giustizia e demoni personali si scontrano. La sua prosa è celebrata per la sua intelligenza, profondità e la sua capacità di immergere il lettore in indagini avvincenti.






Parma, estate del 1989: le prime pagine dei giornali sono riempite dal caso di un'intera famiglia, i Rocchetta, inghiottita nel nulla. Unica traccia, un camper abbandonato alla periferia di Milano. Uno dei figli è un ex tossico, e la polizia comincia a indagare nel mondo della droga. Ma il commissario Franco Soneri, schivo, taciturno, segnato dalla vita, batte da subito una pista diversa. Chi è il capofamiglia, il grigio e anonimo ragionier Rocchetta? Si è davvero limitato a contare per anni i soldi del padrone nella ricca azienda di provincia? E soprattutto: come ha fatto a sparire senza lasciare traccia, insieme alla moglie e ai due figli? Con uno stile asciutto ed essenziale Varesi ci guida in un labirinto di intrighi, ricatti, silenzi omertosi, dove i protagonisti tentano di affrancarsi dal grigiore quotidiano per ritrovarsi comunque in un meccanismo più grande di loro, fino a rimanerne stritolati. Ispirato a un fatto di cronaca, "Ultime notizie" di una fuga è la ricostruzione di una scomparsa rimasta misteriosa. Ed è anche il primo giallo di Valerio Varesi, che sancisce la nascita del commissario Soneri, l'inarrestabile indagatore delle verità nascoste.
Sotto il ponte più antico di Parma, il cadavere di un uomo affiora dalla riva melmosa. È stato assassinato, e poi gettato in acqua chissà dove, finché la corrente non l'ha portato lì. Il commissario Soneri, incaricato delle indagini, si affida come sempre all'istinto e raccolti i primi, labili indizi, decide di risalire il fiume. In un freddo, piovoso pomeriggio di gennaio, il suo tragitto a ritroso lo conduce in un borgo isolato dell'Appennino, vicino a un passo percorso un tempo da mercanti e pellegrini e ora battuto da ambulanti extracomunitari, ma anche da "spalloni" della droga. I paesani parlano poco e malvolentieri, l'ostilità verso l'intruso, perdipiù sbirro, è palese, tuttavia Soneri arriva a scoprire in fretta l'identità della vittima - un ricco e temuto imprenditore del posto - e a legare il suo nome a un pesante scontro di interessi sul futuro di quelle montagne. Col passare dei giorni l'inchiesta si fa sempre più inquietante, mentre il commissario cerca, letteralmente, di trovare la pista giusta fra sentieri impervi che si perdono in un paesaggio intatto di neve, alberi e acqua. In questo scenario che lo affascina e insieme lo turba, s'imbatte in alcuni bizzarri personaggi, raccolti in una sorta di "comunità dei boschi", e in uno scomodo prete dalla fede eversiva, confinato per punizione in quel luogo dimenticato da Dio.
Il commissario Soneri è in ferie a Montelupo, un paese dell'Appennino che ruota intorno al salumificio della famiglia Rodolfi. Il patriarca è l'anziano Palmiro, cinico e rozzo ma abile negli affari, mentre il figlio si è voluto staccare dalla terra per dedicarsi alla finanza e all'imprenditoria. Da un giorno all'altro il clan viene travolto da uno scandalo finanziario che coinvolge l'intera comunità e Palmiro, misteriosamente scomparso, ricompare nella notte per poi impiccarsi il mattino seguente. Dopo qualche tempo anche il figlio viene trovato cadavere. Ormai la faccenda si è ingigantita e l'inchiesta è destinata a mettere in luce un mondo dominato dall'avidità e dalla corruzione
La pensione in Via Saffi evoca per il commissario Soneri ricordi intensi, legati a un sorriso di una ragazza. La notizia dell'omicidio della proprietaria, Ghitta Tagliavini, lo rattrista. Man mano, emergono le ombre della vita di Ghitta e della sua stessa passato.
Ama il cibo e il vino della sua Emilia. Vedovo, ama un'avvocatessa dal temperamento infiammabile. Sta a metà tra Montalbano e Maigret. E deve lasciare, in un freddo autunno, la sua adorata Parma per le sponde del Po in piena: un posto dove sopravvivono ancora attività antiche e nella memoria dei vecchi i ricordi sempre vividi della guerra e della Resistenza. Due fratelli, due ex repubblichini di Salò, sono morti in circostanze misteriose e il commissario Soneri deve farsi strada tra esondazioni, piogge incessanti, case semisommerse, golene e nebbie fitte che fanno sparire anche i più labili indizi. Non resta che procedere a tentoni e sperare che gli anziani del luogo si tradiscano da soli e lo conducano sulla pista giusta. Una pista che affonda molto lontano nel tempo, e che si lega a una vendetta consumata come un piatto davvero freddo.
L'ispettore Soneri, bongustaio e amante dei sigari toscani, viene chiamato a risolvere un difficile caso di omicidio. Un delitto misterioso, per molti versi anomalo, tra la nebbia e lo sfondo di una città della provincia padana. A questa corre parallela un'altra vicenda di misteriosi e altrettanto anomali delitti, maturati nell'ambiente dello spaccio di droga, di cui è protagonista un altro poliziotto, Bondan, che ha alle spalle qualche compromissione con il traffico di eroina della città e non esita a eliminare tutti coloro che sono a conoscenza dei suoi scomodi trascorsi.