"È uno dei romanzi più famosi del Novecento, grande metafora di ogni regime totalitario. Eppure l’ispirazione per quest’opera nacque da un episodio molto concreto: “Un giorno, mentre percorrevo uno stretto sentiero vidi un bambino di forse una decina d’anni che teneva per le briglie un cavallo da tiro enorme, e ogni volta che questo cercava di voltarsi il bambino lo frustava. In quel momento mi ritrovai a pensare che se certi animali avessero coscienza della loro forza, noi non avremmo più alcun potere su di loro, e pensai pure che gli uomini sfruttano gli animali in modo assai simile a quello in cui i ricchi sfruttano il proletariato”. Prende così vita "Fattoria degli animali", storia di animali che sovvertono l’ordine costituito per instaurare un regime basato sull’uguaglianza e sulla parità di diritti e doveri. Ma la loro utopia egualitaria deraglia rapidamente e, come nella Russia stalinista che Orwell aveva in mente mentre scriveva, ben presto un gruppo – i maiali, guidati da Napoleon e Snowball – prende il sopravvento e si impone sugli altri con una prepotenza che sfocerà presto in brutalità. Una storia che, trasfigurando le vicende dell’Unione Sovietica attraverso la lente della favola, parla al lettore con un’immediatezza capace di toccare il nucleo più prezioso che abita in ciascuno di noi: quello che non esita a insorgere di fronte al sopruso e all’ingiustizia" -- Amazon
George Orwell Ordine dei libri
- George Orwell







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Oscar Moderni - 36: 1984
- 321pagine
- 12 ore di lettura
- 1989
1984
- 326pagine
- 12 ore di lettura
1984. Il mondo è diviso in tre immensi superstati in perenne guerra fra loro - Oceania, Eurasia ed Estasia. In Oceania, la cui capitale è Londra, la società è governata secondo i principi del Socing, il Socialismo Inglese, dal Grande Fratello, che tutto vede e tutto sa. I suoi occhi sono le telecamere che spiano di continuo nelle case, il suo braccio la psicopolizia che interviene al minimo sospetto. Tutto è permesso, non c'è legge scritta. Niente, apparentemente, è proibito. Tranne pensare, se non secondo i dettami del Socing. Tranne amare, se non con il fine esclusivo di riprodursi. Tranne divertirsi, se non con i programmi televisivi di propaganda. Tranne vivere, se non secondo gli usi e costumi imposti dall'infallibile e onnisciente Grande Fratello, che nessuno ha mai visto di persona.
- 1962