Cronache wagneriane
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Musicologo tra i piú insigni del secolo scorso, Massimo Mila fu un protagonista della riscoperta di Mozart nel Novecento. Dal fondamentale contributo per il centocinquantesimo anniversario della morte (1941), agli scritti per il giubileo del 1956 fino all'ultimo saggio (1987), Mila non mancherà occasione per riannodare un dialogo aperto e approfondito nel confronto con la nuova musica, rifiutando il cliché passatista di un Mozart incipriato e quello, opposto ma altrettanto riduttivo, di un demonismo alimentato da mistero. Nel proficuo e sempre rinnovato dibattito con la musicologia internazionale, di cui Mila fu elemento di spicco, la chiarezza e l'ironia di un linguaggio alieno da accademiche polverosità e da tecnicistiche involuzioni, rende la complessità della musica di Mozart accessibile anche al lettore non specialistico, nella trasparenza di una prosa in cui chiarezza e comprensibilità rispondono a una precisa istanza morale di pensiero.
Pubblicato nel 1976, questo libro di Massimo Mila ricostruì per la prima volta in modo organico il lavoro di compositore di Bruno Maderna, una delle piu originali personalità della musica contemporanea, e divenne un punto di riferimento essenziale per le successive ricerche musicologiche. Il segreto della grandezza artistica di Maderna, analizzata nelle singole partiture, è colto da Mila nell'avere saputo attraversare tutte le avventure dell'avanguardia senza perdere il contatto con i maestri della tradizione musicale; nell'avere conciliato la piú spregiudicata esplorazione dell'avvenire con la fedeltà costante al passato; nell'avere forgiato strumenti espressivi nuovi non come fine a se stessi, per il semplice gusto pionieristico d'inventarli, ma subordinandoli ad un preciso intento di comunicazione. Questa nuova edizione è accresciuta di un ultimo importante saggio di Mila su Maderna, di una revisione critica e di un riscontro delle fonti d'archivio rese accessibili soltanto in questi ultimi anni. Il catalogo delle opere, la discografia e la bibliografia sono completamente nuovi e rendono possibile al lettore un facile e aggiornato orientamento.
Traduzione di Massimo Mila - Con un saggio di Thomas Mann
Il solido matrimonio di Edoardo e Carlotta viene scosso dall'arrivo del Capitano e della giovanissima Ottilia. Ben presto le affinità elettive tendono a unire da una parte Edoardo e Ottilia e dall'altra Carlotta e il Capitano. Se Edoardo si abbandona alla passione, inebriato dai propri sentimenti per Ottilia, Carlotta cerca invece di frenarsi e far vincere la ragione, mentre Ottilia, «la più dolce figlia della natura che sia uscita dalle mani di un artista» (Thomas Mann), risponde alla legge dell'istinto con un sentimento totale ma rigoroso e castissimo. Un capolavoro della letteratura di tutti i tempi nell'eccezionale traduzione di Massimo Mila, che sottrae «al limbo dei così detti "classici" un'opera che può ben dirsi una delle sorprendenti "primizie" del romanzo moderno.»
Per la sua praticità e per la sua agevole lettura la Breve storia della musica, pubblicata per la prima volta nel 1946, si è conquistata un posto di rilievo nella cultura italiana moderna. A contraddistinguere quest'opera è la freschezza delle impressioni personali sulle quali è fondata. Suo obiettivo è di rendere contemporanea tutta la musica: ravvisare gli elementi di attualità del canto gregoriano non meno che della musica elettronica, di Monteverdi come di Stravinskij. Scopo di questa Storia è di ascoltare ciò che la musica ha detto all'uomo nel corso dei secoli, individuando il contributo che essa ha recato alla civiltà. Sono perciò evitate, anzi ignorate, sia minuzie biografiche sia "problemi" formali. Gli aggiornamenti apportati progressivamente da Mila stesso contribuiscono alla realizzazione di un avvicinamento costante all'ideale di una storia della musica che non sia mai, nei limiti del possibile, storia di compilazione ma si fondi sulla spontaneità del gusto e sull'impegno della sensibilità artistica, storicamente educata.
Il Don Giovanni di Mozart è un’opera capitale, non solo per la storia della musica: è diventata ormai parte costitutiva dell’immaginario occidentale, e il suo protagonista campeggia al fianco di caratteri quali Prometeo o Faust. Un componimento senza eguali, in cui si fondono perfettamente la struttura della commedia e i temi della tragedia.Massimo Mila – lo studioso che ha saputo raccontare a tutti la grande musica classica senza rinunciare al rigore e all’onestà intellettuale proprie del vero critico – ce ne offre qui un’impareggiabile lettura. Con una scrittura affascinante e coinvolgente ci presenta una guida all’ascolto che spazia dalla nascita del mito alle sue numerose incarnazioni, dai modelli cui si ispirarono Mozart e Da Ponte alla ricezione della loro opera, per finire con un attento esame della partitura musicale, delle scene, dei personaggi. Sempre senza perdere di vista la dimensione estetica e “ludica” della musica lirica. Siamo così condotti per mano alla scoperta di un vero capolavoro, in cui rivive il genio assoluto di un compositore che ha cambiato la storia della musica.Nulla può sostituire la prosa di Mila, che sfida gli anni: priva di vezzi accademici e di compiacimenti, nutrita di sensibilità e passione; uno stile che ha l’esattezza, il rigore, l’arguzia che gli erano connaturati.— Piero Gelli