Hannah Arendt Ordine dei libri
Hannah Arendt fu una delle pensatrici politiche più influenti del ventesimo secolo. Il suo lavoro si addentra nelle profondità dell'esperienza umana, offrendo profonde intuizioni sulla natura del totalitarismo, sull'azione umana e sulle categorie fondamentali della vita. Attraverso i suoi saggi e studi approfonditi, ha esplorato la rivoluzione, la libertà e l'autorità, sostenendo una comprensione del pensare, del volere e del giudicare. L'eredità di Arendt continua a suscitare riflessioni sulle complessità del mondo moderno e sull'essenza dell'esistenza umana.







- 2017
- 2016
Otto Adolf Eichmann, figlio di Karl Adolf e di Maria Schefferling, catturato in un sobborgo di Buenos Aires la sera dell'11 maggio 1960, trasportato in Israele nove giorni dopo, in aereo e tradotto dinanzi al Tribunale distrettuale di Gerusalemme l'11 aprile 1961, doveva rispondere di quindici imputazioni, avendo commesso, 'in concorso con altri', crimini contro il popolo ebraico, crimini contro l'umanità e crimini di guerra sotto il regime nazista, in particolare durante la seconda guerra mondiale." Hannah Arendt va a Gerusalemme come inviata del New Yorker. Assiste al dibattimento in aula e negli articoli scritti per il giornale sviscera i problemi morali, politici e giuridici che stanno dietro al caso Eichmann. Ne nasce un libro scomodo: pone le domande che non avremmo mai voluto porci, dà risposte che non hanno la rassicurante certezza di un facile manicheismo. Il Male che Eichmann incarna appare alla Arendt "banale", e perci" tanto più terribile, perché i suoi servitori più o meno consapevoli non sono che piccoli, grigi burocrati. I macellai di questo secolo non hanno la "grandezza" dei demoni: sono dei tecnici, si somigliano e ci somigliano.
- 2015
Il libro raccoglie i 29 quaderni manoscritti sui quali Hannah Arendt annotò, nel corso della sua vita, i suoi pensieri, le sue letture, i suoi progetti, le sue suggestioni. È un'opera unica in cui si manifesta in tutta la sua pienezza l'originale riflessione di una delle pensatrici fondamentali del Novecento. Hannah Arendt vi appunta i pensieri nel momento della loro insorgenza, come materiali di un laboratorio di idee da meditare e sviluppare. Platone, Kant, Marx, Nietzsche, Montaigne, i suoi maestri, Jaspers e Heidegger, affiorano in queste pagine, così come i temi fondamentali della sua ricerca: il problema del male e l'assenza di pensiero che lo caratterizza, il carattere etico della conoscenza, la verità dell'agire politico. Più di ogni altra cosa colpisce come l'esistenza sia per Hannah Arendt "un esperimento, oltre che un'esperienza; il banco di prova del suo pensiero" (la Repubblica).
- 2015
"Come tornare a casa": questo provava Hannah Arendt ogni volta che, in occasione dei suoi ritorni in Europa, faceva visita a Karl Jaspers a Basilea. Prima un legame di discepolato, poi un sodalizio intellettuale, infine una profonda amicizia: ecco le tappe di un irripetibile confronto umano e spirituale durato più di quarant'anni e qualche volta messo alla prova da aspre polemiche, come quelle sulla "essenza tedesca" negli anni trenta e sulla "questione della colpa" negli anni quaranta. Espressione di questa singolare amicizia filosofica tra un uomo e una donna, prima ancora che tra due grandi personalità del pensiero del Novecento, sono i tre contributi arendtiani dedicati a Jaspers qui presentati per la prima volta al pubblico italiano: lo Jaspers cittadino del mondo? (1957) che propone una lettura della storia universale jaspersiana in chiave cosmopolitica; Il futuro della Germania (1967), in cui la Arendt, sulla scia di Jaspers, denuncia i rischi della democrazia tedesca post-bellica; infine Jaspers a ottantacinque anni (1968), un toccante ritratto del filosofo un anno prima della morte, da cui emergono due vibranti testimonianze arendtiane sulle esemplari virtù della "fedeltà" e della "gratitudine."
- 2013
- 2000
Un saggio sul rapporto tra benessere economico e libertà, tra agire politico e mera difesa degli interessi: spregiudicata analisi della società di massa e accorata denuncia della condizione dell'uomo.