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Paul Watzlawick

    25 luglio 1921 – 31 marzo 2007

    Questo psicologo e filosofo è stato un teorico della teoria della comunicazione e del costruttivismo radicale. Le sue idee hanno influenzato la terapia familiare e la psicoterapia generale. È stato una delle figure più influenti del Mental Research Institute.

    Paul Watzlawick
    Il codino del barone di Münchhausen
    America, istruzioni per l'uso
    Di bene in peggio
    Istruzioni per rendersi infelici
    La realtà inventata
    Il linguaggio del cambiamento
    • 2006

      In che modo si conosce ciò che si crede di conoscere? Si è abituati a pensare che la realtà può essere "scoperta". Al contrario, il costruttivismo sostiene che ciò che viene chiamato realtà è un'interpretazione personale, un modo particolare di osservare e spiegare il mondo che viene costruito attraverso la comunicazione e l'esperienza. La realtà non verrebbe quindi scoperta, ma "inventata". In questo volume si discute dell'utilità e della necessità di sostituire la tradizionale concezione della conoscenza come rappresentazione di una realtà esterna al soggetto con una epistemologia che interpreta la relazione fra conoscenza e realtà nei termini della relazione di "adatto" nel nuovo senso delle scienze evolutive.

      La realtà inventata
    • 2000

      Il volume focalizza l'importanza del linguaggio nella psicoterapia: non il linguaggio come semplice mezzo d'espressione, bensì il linguaggio come arte di persuasione. Watzlawick ritiene che l'uomo disponga di due linguaggi diversi. Il mondo della razionalità è controllato dall'emisfero cerebrale sinistro e consente di interpretare la realtà obiettiva in termini razionali secondo una logica metodologica. Questa è spesso in conflitto con l'attività dell'emisfero destro, origine delle fantasie, dei sogni e delle idee che sembrano assurde. Scopo del libro è insegnare la grammatica dell'emisfero destro in cui si realizza il "cambiamento", "cambiare l'immagine del mondo che produce dolore" nel paziente attraverso paradossi, allegorie, giochi verbali, prescrizioni.

      Il linguaggio del cambiamento
    • 1999

      Se non sei pieno di debiti, se paghi in contanti, se non parli di soldi, se soccorri un automobilista ferito, se ti aspetti che in un albergo ti puliscano le scarpe lasciate fuori dalla porta anziché buttarle via, se desideri mangiare una bistecca che non sia carbonizzata fuori e cruda dentro o piselli che non sappiano di plastica o panna che non ricordi il sapone da barba... non sei fatto per l'America. Paul Watzlawick, pendolare tra il Vecchio e il Nuovo Mondo, descrive gli Stati Uniti a chi non li ha mai visitati, a chi sta per andarci, a chi conoscendoli già voglia vederli con occhio critico, offrendo un piccolo contributo 'pratico' e mostrando taluni aspetti della vita americana di tutti i giorni.

      America, istruzioni per l'uso
    • 1998

      Se siete intossicati per aver seguito scrupolosamente una mezza dozzina di improbabili ricette per la felicità, se ne avete abbastanza dei dissennati consigli di guru e sessuologi, tecnocrati e maestri di vita, delle prediche sull'essere anziché l'avere e sulla pace interiore, questo libro fa per voi.

      Istruzioni per rendersi infelici
    • 1996

      La ricerca di soluzioni radicali e definitive, seppure nata con le migliori intenzioni, è alla fine un modo di affrontare i problemi che ha inevitabilmente effetti controproducenti. C'è in questo approccio alla vita qualcosa di eccessivo, che può rasentare il fanatismo. "Di bene in peggio" mette in guardia gli adolescenti come gli anziani, i sadici come i masochisti, da questa estrema ed erronea ricerca di totalità, e dall'intransigenza dell'alternativa radicale, del tertium non datur. Suggerisce la saggezza dell'adesione alla concretezza del presente e dei piccoli passi, e tuttavia, con il suo gusto ironico e paradossale, non manca di ricordare che anche tale condizione di saggezza può celare in sé il virus di un nuovo fanatismo: può trattarsi di un'altra ipersoluzione, quella del "giusto mezzo."

      Di bene in peggio
    • 1991