Più di un milione di libri, a un clic di distanza!
Bookbot

Nele Neuhaus

    20 giugno 1967
    Nele Neuhaus
    Elena - all'ultimo secondo
    Biancaneve deve Morire
    La donna malvista
    Ferite profonde
    Lupo cattivo
    Elena - luci e ombre sul concorso
    • 2019
    • 2014

      A Eddersheim, nei pressi di Francoforte, le acque del Meno restituiscono il cadavere di una ragazza di circa sedici anni. Dall’autopsia emerge che la giovane è stata oggetto di una feroce violenza: prima seviziata e poi annegata. Stranamente, però, non risulta alcuna denuncia di scomparsa. Chi è, allora, quella ragazza? E quale pista seguire per scoprire il «lupo cattivo»? Inizia così un’altra indagine della strampalata coppia di agenti del Taunus: il saggio e riflessivo Oliver von Bodenstein e la scapestrata Pia Kirchhoff. Le settimane passano, ma i due non hanno ancora nessun indizio riguardo all’identità della vittima. Mentre nell’ufficio 11 del comando regionale di Hofheim si comincia a respirare aria di sconfitta, un nuovo cadavere fa la sua comparsa: è la celebre conduttrice televisiva Hanna Herzmann. Anche lei è stata picchiata e violentata selvaggiamente. A differenza della ragazza ritrovata nel Meno, però, lei almeno è sopravvissuta e, anche se non può fornire alcuna informazione a causa delle gravi ferite riportate, racconta che stava lavorando a una storia esplosiva da mandare in onda nel suo programma. Una storia di cui nessuno, eccetto lei, era al corrente. Possibile che durante le ricerche si fosse avvicinata troppo alle persone sbagliate?

      Lupo cattivo
    • 2012

      David Goldberg aveva nostalgia della sua terra: voleva risentire i suoni della lingua madre, rileggere i giornali tedeschi, contemplare di nuovo gli amati monti del Taunus. Costretto a lasciare la Germania per salvare la pelle nel 1945, dopo sessant'anni trascorsi negli Stati Uniti, a novantadue anni è tornato nel suo paese. Un ritorno fatale. Poiché David Josua Goldberg, esponente di spicco della comunità ebraica americana, uomo influente che si è prodigato per ripristinare i rapporti tra la Bundesrepublik e Israele dopo la guerra, è stato ritrovato cadavere nel suo appartamento di Kelkheim. L'hanno scoperto inginocchiato sul lucido pavimento di marmo del corridoio, a neanche tre metri dalla porta d'ingresso. La parte superiore del corpo rovesciata in avanti, la testa in una pozza di sangue. Sangue e cervello schizzati tutt'intorno: sulla tappezzeria di seta, sulla porta, sui quadri e sul grande specchio veneziano posto all'ingresso. Una scena del crimine familiare per il commissario capo Oliver von Bodenstein e per la sua collega Pia Kirchhoff. Il proiettile che ha trapassato la testa del vecchio, un proiettile di grosso calibro, procura, infatti, questi danni. Decisamente meno familiari sono, però, le cifre che i due investigatori scoprono tracciate col sangue sullo specchio: 1-6-1-4-5. È sconcertante un elemento che l'autopsia rivela: sul lato interno del braccio sinistro, venti centimetri sopra il gomito, Goldberg presenta il tatuaggio tipico delle SS

      Ferite profonde