La luna e i falò. Con segnalibro
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L'opera di Cesare Pavese, principalmente racconti e novelle, è profondamente radicata nell'esplorazione dei luoghi sacri dell'infanzia e nella ricerca del sé. Negato uno sbocco immediato sotto il regime fascista, divenne una figura chiave nell'introduzione della letteratura americana in Italia attraverso le sue significative traduzioni. La scrittura di Pavese è intrisa di un profondo coinvolgimento con il mito, il simbolo e l'archetipo, che spesso si manifesta in dialoghi poeticamente elaborati che approfondiscono la condizione umana. Le sue narrazioni, caratterizzate da un misto di cupezza e compassione, ritraggono in modo convincente individui che lottano con il proprio passato e il proprio posto nel mondo, consolidando il suo status di voce significativa nella letteratura italiana.
Scritto nel 1940, questo racconto, ora riproposto da solo, venne pubblicato solo nel 1949, nel volume dal titolo omonimo che comprendeva "Il diavolo sulle colline" e "Tra donne sole". È la storia di Ginia e, più in generale, della scoperta della vita da parte di un'adolescente. Dall'ambiente operaio al quale appartiene, Ginia entra in contatto con alcuni esponenti di una bohème pseudo-artistica e intellettuale: studenti, eccentrici perdigiorno e pittori dilettanti, che si incontrano nei caffè e abitano nelle soffitte. La ragazza si innamora di Guido, un pittore di origine contadina e, dopo aver vinto le resistenze interiori e i rimorsi residui, si lascia alla fine sedurre. È l'inizio della sua dolorosa maturazione come donna.
Prima prova narrativa di Pavese, Paesi tuoi venne pubblicato nel 1941 e suscitò immediatamente scandali in chi osteggiava ed entusiasmi in chi sosteneva quel neorealismo di cui Pavese era considerato un campione. E se oggi Paesi tuoi viene ritenuto soprattutto il primo libro che sviluppa temi squisitamente pavesiani - la solitudine, il forte legame con le proprie radici, il rapporto tra città e campagna - non si può ignorare l'influenza che esso ebbe su un'intera generazione di scrittori, affascinati dalla sua carica innovativa, a partire da Italo Calvino che scrisse: «ci eravamo fatta una linea, ossia una specie di triangolo: I Malavoglia, Conversazione in Sicilia, Paesi tuoi, da cui partire».
L'Antologia di Spoon River è stata pubblicata per la prima volta da Einaudi nel 1943, tradotta da Fernanda Pivano e scoperta da Cesare Pavese. Da allora sono state fatte innumerevoli edizioni; il numero di copie vendute, da autentico bestseller, è straordinario, soprattutto se si tiene conto del fatto che si tratta di un libro di poesia, tradotto per di più da un'altra lingua. Dal libro sono stati tratti dischi, riduzioni teatrali, musicali, radiofoniche, televisive. E intere generazioni l'hanno scelto come testo da leggere e come oggetto di studio. Con tre scritti di Cesare Pavese.
C'è in 'Paesi tuoi' (publicato nel 1941 e che segno' l'esordio narrativo di Pavese) un'esigenza umana, e un movimento, un piglio di scrittore serio, che non ingannano ".
A distanza di oltre trent'anni dall'uscita delle poesie di Pavese raccolte da Calvino in un volume dei "Supercoralli", viene riproposta l'intera opera dello scrittore. Alle raccolte già note ("Lavorare stanca", "Verrà la morte e avrà i tuoi occhi") si aggiunge una terza parte, relativa agli anni giovanili, dal 1921 al 1930: quasi un preambolo poetico, il tentativo di un canzoniere che, nelle intenzioni dell'autore, doveva costituire un libro a sé. Maria Rosa Masoero ha ricostruito, sulla base del materiale ritrovato, il libro così come era nelle intenzioni di Pavese, eliminando quei materiali che non davano sufficienti garanzie filologiche di autenticità. Il volume è introdotto da Marziano Guglielminetti.
Tre giovani amici lasciano la città per una vacanza nella campagna piemontese e qui, tra gite, incontri, scoperte e avventure sentono prepotente la tentazione di violare la norma, di superare il limite, nella ricerca del vizio che porterà il più inerme, il più giovane a pagare per tutti. Un romanzo di entusiasmi e passioni che ha coinvolto generazioni di lettori.
Tutti i racconti di Cesare Pavese, quelli da lui stesso pubblicati e quelli lasciati inediti. Un percorso letterario che inevitabilmente si intreccia e si affianca alle pagine autobiografiche del diario: il piú disadorno paesaggio cittadino, l'umanità dei caffè, degli imbarcaderi del Po, delle case, della campagna piemontese rivelano la travagliata maturazione dell'uomo e insieme aprono spiragli nella coscienza dolente e drammatica dello scrittore piemontese. Dai primi racconti di conflitti amorosi o di incomunicabilità alle rapide illuminazioni quasi metafisiche delle prose degli anni '40, si arriva al denso e limpido stile dei suoi romanzi migliori. ·